Io, Dicembre e Francoforte

Vi comunico che, a una settimana di distanza prima del mio (temporaneo) rientro a Roma da Francoforte per le vacanze natalizie, e a 10 giorni dall'esame che mi attende in Italia, la situazione è la seguente:
- strade innevate, fiumi congelati, aereoporti intasati, tormente di neve, temperatura che sfiora i -10° C, ritardi di alcuni mezzi pubblici tedeschi ben oltre il quarto d'ora ("perché non avete visto a Roma", vorrei dire in tedesco a quelli che si lamentano), non più indignados sotto la BCE (il freddo li avrà condotti a più miti consigli)
- settimane di palestra sprecate e sacrificate nel nome di Bratwurst, Rindwurst, Hessen Döner (combinazione di carne tedesca affettata e tagliata a mo' di Kebab e specialità tedesche locali), birra, Glühwein (come il Vin Brulé ma è più buono) e crepe con la nutella nei mercatini natalizi (Weihnachstsmärkte) che spuntano come funghi nel centro e nella periferia di Francoforte
- improbabili appuntamenti su piste da ballo con amici del corso di Salsa (per principianti, ovvio)
- orecchie ancora fumanti, timpano ancora stordito e canzoni che non ti escono dalla testa a causa del concerto degli Swedish House Mafia di giovedì scorso
- dipendenza dallo strano connubio tra libri di Bukowski e film di Mastroianni, oltre a passatempi e giochi sul web più o meno idioti
- constatare di essere l'unico fra tutti i miei amici a non avere Whatsapp, né un abbonamento traffico dati sullo smartphone, né uno smartphone (mi fermo a "phone")
- lavorare e dare ripetizioni, senza aprire però i libri universitari, né studiare come Kelsen comanda da circa una settimana.
Cercasi voglia di studiare, di altre 24 ore giornaliere e di gradi Celsius extra. Astenersi perditempo. Pago in chili, in latino e in natura.
Pulchra vobis;)
LuciusDay