Magazine Diario personale

Io in:"Lento fluire..."

Da Silvia

Ieri sera, aria fresca, frizzante, energica, carica di atmosfera estiva di cene all'aperto e brace e balconi e giardini traboccanti gelsomini mielosi.
Camminavo nella via vicino alla mia nuova casa per andare a votare nel mio nuovo seggio d'appartenenza.
Le ciabattine estive ai piedi, il certificato elettorale fra le mani, scendevo giù per la stradina verso la scuola illuminata e mi sentivo emozionata.
Lentamente, debolmente, pacatamente emozionata, guardavo gli altri votanti scendere dalle loro case nella serata inoltrata, tutti con lo stesso scopo, tutti con lo stesso sentire.
Questo lento fluire, di persone unite nello stesso intento, questa sottile sensazione che forse, se lo vogliamo, qualcosa può cambiare,questa voglia di onorare uno dei rari strumenti che ancora possediamo per modificare il nostro presente ed il futuro dei nostri figli, mi ha scoperta felice e sorpresa.
Sono tornata a casa ancora più lentamente scrutando i balconi e le persone sdraiate sotto agli alberi verdi e lucidi, sentendo intorno a me quell'atmosfera d'appartenenza e radici ed entusiasmo simile a quella vissuta durante i mondiali ascoltando Pizzul che faceva la telecronaca.
Il lento fluire del 12 giugno spinge la speranza verso altri lidi, un pò più lontani da questa mediocrità.Speriamo.

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