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“Io no” di Licalzi

Creato il 11 dicembre 2009 da Passiontolive

“Io no” di Licalzi

Io No è il romanzo esordio di Lorenzo Licalzi, edito per la prima volta nel 2001 dalla Fazi e dal 2007 entra a far parte della libreria BUR – Rizzoli, da cui inoltre nel 2003 è tratto l’omonimo film diretto da Simona Izzo e Ricky Tognazzi, i cui interpreti sono Gianmarco Tognazzi (Francesco), Francesco Venditti (Flavio), Ines Sastre (Laura) e Myriam Catania (Elisa).

Trama

E’ la storia corale di quattro giovani ragazzi: Flavio, Francesco, Laura ed Elisa.

Francesco e Flavio sono due fratelli molto diversi tra loro, tanto è vero che il primo è un musicista e viaggiatore, ma che soprattutto affronta la propria vita (nonostante le delusioni) guardandola sempre con ironia. Dall’altra parte Flavio è un dirigente di successo e che, oltre aver seguito le orme del padre, ha costruito la sua vita tenendo ben presente l’idea tradizionale di famiglia, infatti, è proprio il momento del suo matrimonio con Laura a sottolineare le loro diversità. Ma cambiare completamente la vita di uno dei due fratelli è l’incontro di una splendida ragazza di nome Elisa, che gli darà il via ad un viaggio sia fisico che esistenziale.

Note Biografiche (estratto dal sito ufficiale dello scrittore)

Lorenzo Licalzi è nato a Genova e vive a Pieve Ligure. Di formazione psicologo, ha esordito con il romanzo Io no (Fazi 2001, Rizzoli 2007), da cui è stato tratto il film di Simona Izzo e Ricky Tognazzi. Successivamente ha pubblicato Non soIl privilegio di essere un guru, e con Rizzoli Che cosa ti aspetti da me?Vorrei che fosse lei7 uomini d’oro, Premio Selezione Bancarella 2009, e La vita che volevo.

Riflessione

E’ un romanzo ed un film che porta il suo lettore o spettatore indifferentemente a riflettere su se stesso e come lo definisce la rivista Secolo XIX, “Io no è l’urlo di chi rifiuta di omologarsi, la voce di chi non può accettare per sé un destino deciso dagli altri”. Vi propongo una piccola poesia scritta da uno dei protagonisti che dedica a sua figlia:

“Frammenti, ti dico. Lampi di mezze

memorie che invece di penetrarmi

si spezzano.

Laura non basta averli, i ricordi.

Bisogna avere la forza di perderli

per non tradirli.

Alla mia Principessa, con amore, il suo papà”.




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