La parola disabilità è un contenitore semantico sterminato che racchiude in sé un arcipelago di situazioni. Il discorso su disabili e sesso, grazie alla rete internet si è arricchito della testimonianza diretta delle persone che fronteggiano il bisogno dell’esperienza della sessualità, fra ostacoli insiti alla propria condizione e tabù sociali. Uno spaccato di mondo, senza ipocrisie e senza retorica, spesso amaramente ironico, raccontato dalla voce dei diretti protagonisti. Il blog è la forma più gettonata, che consente non solo il racconto, ma anche il confronto delle esperienze. In questo florilegio però, spicca assordante un silenzio. L’istanza del diritto alla sessualità è dibattuta con vigore, da coloro la cui disabilità rende problematica l’approccio all’atto, ma non l’abilità di esprimerne il bisogno e di discuterne in maniera adeguata e corretta. La disabilità psichica, o meglio, alcune patologie riconducibili nella sfera della disabilità psichica rendono, invece, difficoltosa la stessa comprensione ed espressione della pulsione nella persona, aprendo alla necessità di un’attenzione supplementare affinché sia riconosciuto e sostenuto anche per loro, il concetto di diritto. Fra i diversi siti si segnalano per verve e completezza; http://www.disabilisenzasesso.org/ - www.occhiodellanima.it
Per saperne di più la Redazione vi invita a leggere l'articolo "Copulo Ergo Sum".