Magazine Diario personale

Io sono

Da Silvia

Io sono
Io sono il mare, le sue onde, la sua brezza frizzante,i primi bagni di primavera, gli scogli che filtrano l'acqua,l'odore di sale e di pesce che porta il vento.
Io sono la sabbia sottile che scorre sulla pelle, quando scotta a metà del giorno e brucia a tradimento.
Io sono l'ombra dei boschi, il profumo umido di terra e funghi, le more selvatiche e le spine dei rovi.
Io sono la montagna aspra, alta e prepotente,il maglione indossato in alta quota a riparare i brividi, il panino al formaggio nello zaino.
Io sono la salita verso la vetta, il fiato spezzato, io sono la discesa che sfilaccia le ginocchia, il temporale improvviso che fa tremare la terra, sono la pioggia incessante che ti cola nelle ossa.
Io sono il lago, le sue anse rotonde, la sua stasi, la sua calma,l'immobilità dell'acqua.
Del lago io sono lo scuro del profondo, il guazzetto brodoso dei pensieri, la melma e la sabbia che avviluppa le gambe incapaci di spingere.
Del lago io sono il mulinello impazzito, il frullare dei battiti del cuore, la bocca che cerca l'aria.
Io sono il rossetto mezzo cancellato dopo il pranzo, il rimmel trascinato da una lacrima che non volevo piangere, le gote rosse dopo un imbarazzo.
Io sono la domenica mattina quando c'è il sole, e la notte d'estate che si gonfia di vento fresco a portare il sonno sulle palpebre stanche dell'uomo.
Sono gli occhi che non ci guarda più dentro nessuno, perchè ci ho nascosto così tanto dentro, che il colore è mutato.

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