Magazine Società

Io sono razzista

Creato il 12 dicembre 2011 da Laperonza

popoli-danza 1.jpgCapita che ci siano sempre quattro o cinque deficienti pronti a dar fuoco al campo Rom di turno alla prima accusa gratuita. Capita che ci siano migliaia di deficienti pronti a dare il voto a chi fa del razzismo un cavallo di battaglia. Capita che ci sia chi ancora vorrebbe rimettere gli ebrei nei campi di concentramento e che sarebbe ben felice di falciare i barconi di disperati che vengono dal mare con una raffica di mitragliatrice. Questo è il razzismo che si vede. Lo si vede bene e chi razzista non è o pensa di non esserlo lo indica come cosa orribile.

 

Ma c’è un altro razzismo, quello più subdolo, quello che non si vede e non si sente, quello dal quale nessuno è immune. E’ il razzismo che ti fa guardare con sospetto lo straniero, specie se fisicamente diverso, quello che ti fa dire al ragazzo di colore che ti vuole vendere i calzini davanti al supermercato “ma vai a lavorare!”. E’ il razzismo che non ti fa inorridire davanti a manifestazioni più evidenti, quelle del razzismo “più grosso” di cui sopra e te le fa in qualche modo tollerare. E’ quello che ti fa dire che a Napoli il problema “'monnezza” non si risolve perché sono sporchi i Napoletani. E’ il razzismo di quelli che dicono che nel centro storico di Montegranaro hanno paura di andarci perché “è pieno di Marocchini”.

 

Io sono razzista. In passato lo ero molto di più. Vivo nel centro storico pieno di Marocchini e c’ho messo del tempo a capire che non c’è nulla da temere da loro, almeno nulla di più di quello che io debba temere da altri Italiani come me. Anzi. Ma sono ugualmente razzista. Perché lo vedo che sono diversi e confesso di non riuscire a liberarmi della diffidenza latente che comunque provo nei confronti di chi ha una cultura diversa dalla mia. Ma ci sto provando.

 

L’ideale sarebbe vivere in un mondo in cui l’uomo non debba temere l’altro uomo. Per ora mi accontenterei di non temere l’altro uomo solo perché è diverso da me.

 

Luca Craia


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :