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Io sono un bombolone: traduzioni e leggende metropolitane

Da Silviapare
Io sono un bombolone: traduzioni e leggende metropolitaneLa protesta dei traduttori (di cui ho parlato qui, e che ha lasciato traccia anche nel bannerino artigianale che mi sono appiccicata qui di fianco) continua.

Oggi mi sono però imbattuta in un divertente post di Paolo Nori, che parla proprio di questa vicenda e si conclude così:"Per esempio Kennedy, no?, il presidente, quello che era fidanzato con Marilyn Monroe, ma di nascosto, quando è andato a Berlino, che ha tradotto I am a citizen of Berlin, e l’ha tradotto con Ich bin ein Berliner, che, in realtà, sembra significhi Io sono un bombolone, come mi ha fatto notare, qualche settimana fa, Carlo Boccadoro; ecco, lui, non mi sembra che abbia tradotto molto bene, però quel discorso lì ha avuto successo, quindi, se si riduce la cosa al successo, avrebbe poi ragione Baricco, forse; dopo, però, quando gli han spiegato quel che aveva detto, Kennedy non lo so se ci è rimasto molto bene."Conoscevo la storia di Kennedy-bombolone e l'ho sempre trovata spassosa, ma questa volta, guardando in giro per la rete, ho scoperto che si tratta di una leggenda metropolitana, smentita per esempio qui e qui:"PresidentKennedy said the phrase absolutely correctly, although possibly with athick American accent.  It seems that the German language is simply notthat trivial — it has subtleties that very few non-native speakersgrasp.  She said that if President Kennedy had said 'Ich bin Berliner,'he would have sounded silly because with his heavy accent he couldn'tpossibly have come from Berlin.  But by saying 'Ich bin ein Berliner,'he actually said 'I am one with the people of Berlin.'

Però è più divertente pensare che sia vera. Tutto sommato, JKF un po' ce l'aveva, l'aria da bombolone.

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