Mentre la chiesa si arrampica sugli specchi nel disperato tentativo di uscire dall’abisso in cui è precipitata per gli scandali di preti pedofili che esplodono dal Polo Nord al Polo Sud e per la criminale protezione accordata ai colpevoli, spuntano qua e là gli avvocati difensori con tutto il loro repertorio di cortine fumogene nell’altrettanto disperato tentativo di salvare la barca che affonda. Ognuno di loro ha interesse a tenerla a galla, benché l’acqua entri da una falla più grande di quella che il Titanic si è procurato strofinandosi contro un iceberg come una gatta in calore. Berlusconi sta con i pedofili perché ritiene che gli porti voti, così dice “ma com’è bravo il papa a recitare il mea culpa per i bambini violentati in Irlanda. Wow, che risposta efficace, che umiltà, che lezione per chi porta attacchi sconsiderati contro la chiesa.” Già, tutti i sistemi che Ratzinger ha escogitato come Prefetto della Congregazione della Fede per proteggere i pedofili sono miseramente falliti e adesso che il marcio è venuto alla luce cosa dovrebbe fare? Dire “signori della Corte, continueremo a violentare i bambini perché ci piacciono troppo”? Certo, continueranno a farlo, ma occorre un mea culpa formale per salvare il salvabile.
Ernesto Galli della Loggia sta con i pedofili perché glielo ha ordinato il Corriere della Sera. Occorreva una persona al di sopra di ogni sospetto e infatti il buon Ernesto esordisce dichiarandosi non credente, come se questa fosse una garanzia di obiettività. La sua tesi è semplicissima: tutta questa storia della pedofilia è una scusa per attaccare non soltanto la chiesa, ma anche il cristianesimo. Una volta, dice, la gente si limitava ad attaccare la chiesa con vetusti argomenti ottocenteschi (come se l’anticlericalismo fosse un reperto archeologico e non una necessità del mondo moderno contro parassiti che non lavorano, non pagano le tasse e violentano i bambini). Ma adesso, e qui cala la mano che secondo lui dovrebbe assicurargli la posta, se la prende addirittura con il cristianesimo! Lo considerano finito, si sentono superiori, lo trattano con arrogante sufficienza. Che tragedia, ve lo immaginate un mondo senza cristianesimo? Oh, poveri noi, come faremmo?
Sì, e allora? Può darsi che la gente ne abbia abbastanza del pastrocchio arabo-giudaico venuto dal Medio Oriente. E’ arrivato il momento del rigetto. Che male c’è? Le ideologie fanno il loro tempo. Il fascismo è tramontato, il nazismo è tramontato, il comunismo è tramontato, che tramonti anche il cristianesimo Il cristianesimo è la mercanzia della chiesa così come l’appiccicosa brodaglia marrone è la mercanzia della Coca Cola Company (con la differenza che, diversamente dalla brodaglia, il cristianesimo si produce senza lavorare e infatti i preti hanno tutto il tempo di violentare i bambini). Se la brodaglia non si vende più, è la fine della Coca Cola Company. Se il cristianesimo non si vende più, è la fine della chiesa. In un’ottica anticlericale è una logica elementare. Non si puo' scindere un prodotto dall'azienda che lo fabbrica. Non si può scindere la religione dalla chiesa, come non si può scindere la brodaglia marrone dalla Coca Cola Company.
Bagnasco e Bertone stanno con i pedofili perché fanno parte della stessa parrocchia. La loro specialità è la falsificazione delle statistiche. Sentite un po’: “La percentuale di preti pedofili è trascurabile e chi pensa di usarla per denigrare la chiesa è chiaramente in malafede. Il 97 per cento dei reati pedofili si consuma nell'ambito familiare o nelle istituzioni laiche.” Ma bravi, vi siete dati la zappa sui piedi. Invece di moltiplicare i pani e i pesci, voi fate sparire i pedofili. Solo che il vostro miracolo fa acqua da tutte le parti, perché i laici sono milioni e i preti costituiscono solamente l’1 per 1000 della popolazione italiana. Ma questo 1 per 1000 commette il 3 per 100 dei reati pedofili, come dire che delinque in proporzione 30 volte più dei laici. E siccome per ogni denuncia che arriva ai commissariati ci sono almeno 10 casi soffocati o insabbiati (stima per difetto, come sa bene la polizia), possiamo dire che i preti delinquono in proporzione 300 volte più dei laici. Mi dispiace, cari, sono finiti i tempi in cui potevate prendere in giro la gente e farla franca. Adesso dovete fare i conti con Dragor.
Dragor
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