Magazine Cucina
= la via della seta, è una viarealmente esistente che si trova a Shakhrisabz (la città verde), una piccola cittadina a sud di Samarcanda, oltre lecolline nella provincia di Khasgkadarya,ed è la città natale di Timur (Timur lo zoppo) cioè Tamerlano, proveniente dalla tribùturco-mongola e figlio del capo dell'ulus (tribù), chiamato Taraghay Nuyan Khan, della discendenza di KadjuliKhan, della stirpe di Khaidu Khan,progenitore Mongolo comune a Gengis Khan.Tamerlano sfruttò le rivalità trale vicine tribù e le debolezze dei vari khan e grazie ad un'accorta politica guerriera conquistò tutta la Transoxiana nel 1369ed anche l'attuale Uzbekistan, futristemente famoso perchè ammassava in alti cumuli le teste decapitate dei nemici. Ma il regnodi Tamerlano fu anche all'insegna della razzia, infatti non solo depredava la ricchezza dei paesi checonquistava ma catturava gli artigianiper portarli a Samarcanda, grazie a questo divenne una vetrina di tesori, anche oggi Samarcanda devegran parte della propria bellezza proprio al regno di Tamerlano.Anche l'Uzbekistan fa parte della"via della seta", quell'importante canale di comunicazione traOriente e Occidente. La via della seta diede vita ad un'attività commerciale importante, attraversoquesti itinerari i contatti tra i popolimoltiplicarono favorendo scambio di pensieri, tecnologie, religioni, per cominciare così la prima "autostradadell'informazione della storia" come la definisce la nostra guida "Asia centrale - Lonely Planet".L'Asia o si ama o si odia, e iosono sicuramente malata di "mal d'Asia"...ho sognato di andare inIndia per anni, mi sono documentata epiù mi documentavo più ero attratta come una calamita da questo continente...per questo motivo anchequest'anno la nostra meta è stata l'Asia, devo dire che anche l'Uzbekistan nonci ha deluso, il calore della gente comune (ci chiedevano di fotografarciinsieme a loro, di scherzare con loro - al bazar di Urgut - il più grande dell’Asia centrale - stavano cuocendospiedini, un signore mi invita con un gesto per far finta che li stavo cucinando io mentre il mio compagno mi fotografava, avevano già capito che ho un blog di cucina, ma che c'e'l'ho scritto in fronte?!?!?!), le bellezze del paese, le città più piccolepraticamente intatte, divertirsi a contrattare al bazar, una cosa che amo! Il bazar...convivenza tra anticoe moderno, odori di spezie e frutta, sguardi timidi e curiosi ti avvolgono e tiscordi che sei dentro lo stesso bazar da ore semplicemente per assaporare un’atmosferache da noi è andata perduta.
Organizziamo i nostri viaggi dasoli, e come al solito da 3 anni a questa parte, acquistiamo il biglietto aereosu internet e poi contattiamo agenzie locali del paese che vogliamo visitare econ un giro di email stabiliamo le città da visitare e il prezzo, girando così in macchina con ildriver del posto dove si visita si ha la possibilità di fare una vacanza comoda e sicura, comoda perchè siviaggia in macchina (anche se a volte siviaggia per tante ore) sicura perchè se c'è qualsiasi inconveniente il driver,essendo cittadino del paese che visitiamo, sa risolvere tutto in breve tempo, senza contare poi che anche i controllisono limitati (avevo letto che lapolizia può essere corrotta e che quindi può chiedere "mance extra"ai turisti, a noi non è successo anche perchè per gli spostamenti eravamo appunto con macchina contarga tagika).Quando ho detto ai miei amici chepartivo per l'Uzbekistan mi hanno detto "ma dov'è?!?!? Ma li trovi tututti i paesi strani!" ahahahahahahahL'italiano è una delle linguepreferite dai giovani della città. Questo perchè a Samarcanda ha sedel’Istituto Statale per le LingueStraniere, poi ho letto che c’è Piera, trasferitasi in Uzbekistan per insegnare ai locali la nostra lingua congrande passione. A Samarcanda, quindi, è facile trovare una guida che parli italiano. Registratjia, il turista chevisita il paese deve registrarsi ad ogni pernottamento presso il locale OVIR (ufficio visti eregistrazioni), ma soggiornando in albergo la registrazione è automatica ed alla reception rilasciano una ricevuta,la registratjia appunto, che lo attesta. L’unica raccomandazione è quella dicustodire gelosamente tutte leregistratjia, in modo da evitare multe pesanti o problemi maggiori se, ad un controllo o all’uscita dalpaese, ne fossi stato trovato sprovvisto o con qualcuna mancante. Ma a noi non le hanno neancheguardate, avevo un chilo di scontrini di tutti i tipi!! Volevo ben vedere se avevano ilcoraggio di controllarli tutti!!Da sapere c'e' che l’Uzbekistancome tutti gli stati dell’Asia centrale è uno stato di polizia. Gli uzbeki non sono liberi equesto avrà un impatto sul vostro viaggio perchè anche i turisti sono controllati allo stesso modo: per prenderela metro a Tashkent ci hanno controllatoi passaporti, le borse e la registrazione dell'hotel...All'aeroporto vari controlli inentrata (circa 2 ore) e bisogna riempire un modulo dove si deve dichiarare quante valigie hai, se faiimport-export, per quale motivo entri nel paese, da dove provieni, i tuoi dati personali, ma soprattutto con qualie quanti soldi entri, all'uscita deviriempire lo stesso modulo e specificare come hai usato i soldi se te lo chiedono quindi? Scontrini e ricevute a go go!!!Ed anche mentre passeggiavamodentro l'aeroporto ci hanno controllato i passaporti e chiesto se andava tuttobene, mentre stavamo per ripartire dall'aeroporto ben 5 controlli (neanche ad Israele!!) ci hanno fattotogliere anche le scarpe, peggio per loro...(non i vestiti per fortuna!), quindi se tutto questo vi può farsaltare i nervi, questo viaggio non faper voi! A me hanno chiesto se facevouscire dallo stato degli oggetti di antiquariato...bà…A parte questo, abbiamo visitatoaffascinanti minareti, mausolei, medressa (sono scuole islamiche, edifici a 2piani che si sviluppano intorno ad un cortile centrale circondato da colonne sui quattro lati, file di piccole portesulle facciate interne conducono ai minuscoli appartamenti per studenti einsegnanti o alle celle adibite allapreghiera dove venivano alloggiati gli asceti dervisci itineranti, quasi tutte le medressa sonocaratterizzate da grandiosi portali, ai lati dell'ingresso di solito si trovano una sala per le conferenze asinistra e una moschea sulla destra -fonte la guida Asia Centrale Lonely Planet) e antiche moschee (ormai non più in uso).
Diamo i numeri:E’ molto difficile cambiaredenaro perché le banche, anche se può sembrare incredibile, dispongono dipochissima valuta locale. In tutti gli alberghi c’è lo sportello di una bancache dovrebbe fornire valuta locale ai turisti. Ci si può rivolgere a deicambiavalute non ufficiali, chiedendo ad esempio alla guida o all’autista, e lavaluta si trova (noi abbiamo fatto così). Mi hanno chiesto di pagare il costodel driver e il pacchetto in dollari, nessun problema li ho portati.1 euro = 2.500 sum uzbeki, ilfatto è che esistono soltanto pezzi di carta da 100, 200, 500 e 1.000 sum, cambiando 50 euro ci hanno dato una montagnadi soldiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!1 forma di pane costa 1.000 sum(euro 0,40)1 coca piccola da 1.200 a 2.000 sum (euro0,48/0,80)1 bottiglia d'acqua da 1 litro costa da 900 a 2000 sum (euro0,36/0,80)1 pacchetto di sigarette Malborocosta 3.500 sum (euro 1,42)uvetta costa 10.000 suma al chilo(4 euro)1 biglietto in metro costa 600sum (euro 0,24)tanto per farvi un'idea...FUSO ORARIO: +4, +3 quando inItalia c’è l’ora legale.LINGUA: l’ufficiale è l’uzbeko,molto diffuso il tagiko. Quasi tutti parlano russo.RELIGIONE: musulmani sunniti 88%,ortodossi 1%TELEFONIA: prefisso 00998.Telefono cellulare: è impossibile telefonare, a volte si può ricevere, èpossibile inviare e ricevere SMS.FOTOGRAFIA: vietato fotografareaeroporti, stazioni, metro, edifici pubblici in genere. Le persone si fannofotografare volentieri.VOLI: AIR BALTIC E UZBEKISTAAIRWAYS (ottima compagnia peccato che al rientro ci ha lasciato a piedi percause di forza maggiore, partiti con solo 22 ore di ritardo!!)Inserisco qualche notizia solosulle principali città più grandi come pure le foto, più avanti.TASHKENT: capitaledell’Uzbekistan, ordinata e pulita. Piazza dell’indipendenza (Mustaqillikmaydoni) le cui porte sono sorvegliate da statue di pellicani in acciaio(considerati simbolo di buona sorte) dove si svolgono le parate della Festadell’Indipendenza il 1° settembre, dove c’è un’edificio bianco che è la nuovasede del Senato e il Palazzo Romanov, antica residenza degli zar oggi chiuso alpubblico.KHIVA: sembra un borgo medievaleperfettamente conservato con la città vecchia - Ichon-Qala. Bella la vista della città sullasommità del minareto Kalta Minor (il Minareto che doveva divenire il più grandedi tutto il mondo islamico, oltre 70 metri, ma successivamente alla morte delKhan di abbandonato a 26 metri),BUKHARA: la perladell'Uzbekistan, La città più sacra dell’Asia centrale, con il suo centrostorico ancora abitato che non è cambiato molto nel corso degli ultimi 2secoli, il centro storico è sotto tutela architettonica, con i suoicaratteristici mercati coperti (i Taqi), c’è anche una cittadella fortificata.SAMARCANDA: città leggendaria conla famosa piazza del Registan, che però,come si vede dalle foto ci ha un pò deluso perchè in vista della festanazionale del 1° settembre era un cantiere a cielo aperto..la più bella piazzadell’Asia Centrale, dove mattonelle dagli abbaglianti colori blu cobalto,turchese e verdi adornano le tremedresse che incorniciano la piazza: d’Ulug-Beg, di Shir Dar e Tilla-Kari; aSamarcanda c’è anche il mausoleo di Tamerlano (Gur Emir).
Il pasto:Si inizia il pasto degliantipasti caldi e/o freddi di verdure, poi il primo piatto che può essere unbrodo di carne o di verdure o di entrambi, a volte con tagliolini, oppure laloro pasta condita con la carne, poi un secondo piatto di carne stufata o inbrodo con verdure, finisce il pasto la frutta che è molto varia e abbondante.Solo in un ristorante ci hanno dato un mega dessert ma il sapore non era nulladi speciale. Diciamo che la cucina è monotona e sicuramente non è l’aspetto piùimportante di questo viaggio, ma siamo sopravvissuti…il tè (chay) verde si bevetranquillamente anche al posto dell’acqua durante il pasto, a questo ci siamoabituati subito senza sforzi, se si beve a metà mattinata o metà pomeriggio siaccompagna con noccioline di varie tipo o frutta secca tipo i noccioli dellealbicocche essiccati, ottimi!La carne di montone è da loro preferita, famoso il loro spiedino (shashlik) ilplov è il piatto più diffuso: riso con carne di montone fritta o bollita,cipolle, carote o zucca, uvetta o ceci, nel bazar si cucina in un calderonegigante chiamato kazan. I tagliolini (laghman) sono serviti soprattutto comebase per minestre speziate, con montone, peperoni, pomodori e cipolle.Accompagna ogni pasto il pane(non) a volte cosparso anche con semi di anice, di papavero o sesamo. Aituristi offrono spesso un’odiosa salat tourist (pomodori e cetrioli) di cui noinon abbiamo mai approfittato visto che i cetrioli non ci piacciono.La vodka è gradevole e si beveanche anche durante il pasto.Se vi interessa almeno un po’lastoria o la storia dell’arte allora questa vacanza fa per voi. Per avere informazioni sul nostrocontatto lì a Samarcanda contattatemi via email.Ma perchè sono andata inUzbekistan? …per i tappeti volanti (cosìdicono i venditori) di Bukhara...per inseguire i mercanti lungo la via dellaSeta o farsi amica una simpatica famiglia uzbeka che mi inviterà a casa loroper un pranzo...da svidaniya (arrivederci in russo)
Tashkent: Piaza della Repubblica
Medressa:
Museo del Corano Osman:gru tranquille e libere dietro Museo del Corano Osman: Bazar, patate di vario tipo:
Bazar, miele:
Bazar, pane:
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