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Ipocrisia

Da Loredana V. @lorysmart

Mi chiedo perché dei giudici – e con quali competenze di tipo medico – debbano avere potere di vita o di morte nei casi di persone in coma, mentre se una persona nel pieno delle sue facoltà mentali chiede l’eutanasia in quanto malata terminale, questa le viene negata.
Dopo la vicenda di Terry Schindler in Schiavo, che ha commosso il mondo, e quella italiana di Eluana Englaro, si ripresenta il caso di Vincent Lambert, dove i giudici hanno deciso di far sospendere alimentazione ed idratazione al giovane francese tetraplegico ed in coma da 7 anni.
Io non contesto l’eutanasia in quanto tale, ma affermo che innanzitutto bisogna provare la totale incoscienza ed irrecuperabilita’ del malato. Se è per l’incoscienza dei soggetti e per l’irreversibilità della loro condizione, allora lo stesso trattamento dovrebbe essere applicato anche agli ammalati del morbo di Alzheimer in stadio avanzato o altre malattie altamente invalidanti.

Contesto inoltre il metodo : se proprio si deve far morire una persona, si abbia almeno il CORAGGIO di farlo tramite una iniezione che ponga fine in breve tempo e senza sofferenza alla sua esistenza.

I soliti perbenisti bacchettoni obietteranno che così si commette un omicidio.
Invece far morire un essere vivente di fame e di sete che cos’è? Un’opera di carità?
Dicono che non soffrono in quanto sono simili a dei vegetali. Ma una pianta ha anch’essa bisogno di acqua e sostanze nutritive.
La solita morale ipocrita che, in questo caso, non salva né la capra né i cavoli, fatta apposta per tenere il piede in due scarpe.


Archiviato in:così la penso io, Notizie e politica Tagged: coma, Eluana Englaro, eutanasia, Terry Schiavo, Vincent Lambert

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