La prima edizione torinese del G.P. Encat è stata risparmiata dalle condizioni meteo. Previsione di neve insistente fin dal primo pomeriggio sul torinese ma le corse all’ippodromo di Vinovo sono state esenti dai fiocchi almeno fino alla disputa del Gran Premio.
Lunghissima la storia dell’Encat, prima edizione nel 1930, annullato dodici mesi addietro causa sciopero, la corsa che da alcuni anni è diventata anche Memorial Fausto Branchini, ha ripreso a Vinovo il suo filo conduttore, dopo il forzato trasloco dettato dalle vicende recenti dell’ippodromo di di San Siro. I lidi torinesi hanno regalato un’altra giornata da ricordare al più milanese dei driver, a segno come da pronostico con Owen’s Club.
Pippo Gubellini ha del resto un feeling forte con questa corsa, avendo raccolto nell’edizione 1990 il primo successo in una classica, in sediolo a Gainsford. Fu quello il primo acuto di una carriera esaltante, quasi un passaggio di consegne nella Milano del trotto che, l’anno successivo, vedeva primeggiare nello stesso G.P. Encat il grande Lemon Dra con il suo mentore William Casoli, viceversa alla fatidica tappa dell’ultimo Gran Premio vinto.
Da lì in poi il buon Pippo aveva colto altre tre affermazioni; Cirdan, Derrick di Jesolo e Merckx Ok nell’ultima edizione disputata, quella del 2011. Raggiante in premiazione, al piccolo driver meneghino non saranno mancati i brividi. Le emozioni in corsa invece sono state ben poche. La vena attuale di Owen’Club è tale da renderlo troppo superiore alla compagnia affrontata, per di più orfana dell’attesa Linda di Casei. Così è andata in scena la corsa che tutti aspettavano, scandita dalla bagarre in partenza, utile a Nesta Effe per rilevare il comando, salvo cederlo ossequiosamente allo sfilante Owen’s Club dopo la prima curva. Da lì in poi stop all’andatura ed anche ai sussulti, Pietro ha preso in mano assemblando un mezzo miglio iniziale di tutto comodo, andandosene in progressione all’attacco del chilometro finale. Ragguaglio complessivo finale da 1.14 netto, lontanissimo dal record della prova scandito tre anni fa da Lisa America.
Alle spalle del solitario vincitore è andata in scena la corsa degli altri, vinta da Nesta Effe, rientrante e poco propenso a dar battaglia come logica voleva, mentre la terza moneta è finita in tasca alla diligente Ok America. Poca fortuna per Libeccio Grif, penalizzato dal numero in seconda fila e certamente non nella sua miglior forma nel periodo.
Insomma un Encat apprezzabile, vinto da un milanese, quasi a dettare un filo con il recente passato; la tanto temuta nevicata è sì arrivata, ma solo sul finire del convegno a giochi ormai fatti; un pomeriggio comunque significativo non meritava davvero di essere rovinato.
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