Zombie KL (che sta per Kuala Lumpur, la capitale malese) è il primo, peraltro timido ma coraggioso, tentativo della Grand Brilliance, di produrre un horror in Malesia.
Appunto a Kuala Lumpur, un cagnolino dall'aria inoffensiva, morde un uomo trasmettendogli un micidiale virus che in breve lo trasforma nel solito morto vivente bramoso solo di mordere altri umani. Ben presto, la città intera diventa un teatro di guerra dove pochi sopravvissuti cercano di resistere all'orda di zombie, ma stavolta il finale positivo è garantito.
Senza svelare nulla del resto del film, vi dico subito che Zombie KL è un film assolutamente ironico che utilizza la trama horror solo per prendere in giro i luoghi comuni della pubblicità e del mondo dello spettacolo. La soluzione finale per curare l'epidemia-zombie è ovviamente la ciliegina sulla torta di un film spassoso che dev'essere inteso come un non-horror ironico.
La povertà degli effetti speciali e del trucco non si fa quindi neanche notare e, del resto, aggiunge al film il tocco di artigianale che una produzione del genere non può che confermare. Nessuno spavento, beninteso, qualche risata e insomma: benvenuta Malesia nel teatrino dell'horror mondiale!
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