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Ischia: alla scoperta del Castello Aragonese

Da Viaggieitinerari
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Ischia

Ischia è universalmente riconosciuta come una delle isole più belle del Tirreno, e come potrebbe essere diversamente? Le sue spiagge dorate ed il mare cristallino che si infrange sulla battigia sono un forte richiamo per le migliaia di turisti che sbarcano a frotte durante il periodo estivo, desiderosi di riposare, godersi il sole, e perché no, fare la bella vita, una volta l’anno. Se le attrazioni turistiche non mancano, è bello pensare che in molti facciano visita ad Ischia non solo per le possibilità di riposo e svago ricreativo che offre, ma anche per le meraviglie, naturali e non, presenti in tutto il territorio dell’isola.

È affascinante, per un attimo, il pensiero di visitare un luogo turistico per la sua arte e la sua cultura, e non per la sua vita mondana.
Il punto di partenza necessario, per qualsiasi viaggio, è sempre l’organizzazione di ogni singolo dettaglio, per questo il consiglio che posso dare è di soggiornare nell’isola, sfruttando le numerose offerte last minute per Ischia, come quelle proposte da ischiahotel.net, sempre aggiornate e abbastanza convenienti. Se decidete di partire in auto, prestate attenzione agli orari dei traghetti, consultandoli comodamente online qui: Caremar.it.

Ciò che contraddistingue maggiormente l’isola è con ogni probabilità il Castello Aragonese, imponente e magnifico, severo nel controllarla e proteggerla, a distanza ravvicinata.
Sì, perché per raggiungere il castello, che si racconta fosse stato in prima istanza costruito da Gerone I, tiranno di Siracusa, nell’anno 447 a.C., è necessario percorrere un ponte in muratura, della lunghezza di circa 220 metri. Percorrerlo, preferibilmente a piedi, è una scelta saggia, della quale neppure il turista meno avvezzo al turismo culturale potrebbe pentirsi. Poter respirare la storia che vibra all’interno del castello, fortificato ed arroccato nella sua rocciosa isola, è un’esperienza unica.
Girando al suo interno è possibile respirare e vivere in prima persona l’atmosfera creata dallo scorrere delle epoche: ci si può ritrovare nel Medioevo, testimoniato dalle fortificazioni a proteggere l’isola e dalla tipica struttura degli insediamenti urbani; si può viaggiare nel tempo e giungere al XVIII secolo, il cui testimone più celebre e conosciuto, la Chiesa dell’Immacolata, svetta sul piccolo isolotto con la sua imponente cupola.

Far visita al Castello, l’occasione di una vita

Ischia Ponte

Ischia Ponte

Più si risale l’isola sul quale si basa il castello, più si apprezzano le bellezze del posto, non solo architettoniche, ma anche naturali.
In primo luogo ci si imbatte nella cinta muraria bastionata, che avvolge per trequarti il castello, rendendolo più misterioso ed inarrivabile di quanto non appaia già dall’antico Borgo di Celsa.
Le strade per giungere in vetta posso risultare talvolta arcigne, ma la bellezza del posto val bene la fatica: giungere in cima senza assaporare le antiche zone residenziali, poste concentriche attorno al castello, è un vero peccato, dal momento che alcune di esse sono state salvaguardate nel proprio stile architettonico medievale.
Proseguendo la breve scalata si può far visita a ciò che rimane dell’antico Convento delle Clarisse, del quale si può tuttora vedere la stanza sotterranea in pietra facente parte del vecchio cimitero.

E poi i simboli del Castello, come la Chiesa dell’Immacolata, fondata nel 1737 dalle Clarisse, contraddittoria nella sua parvenza estetica, dal momento che la mestizia della facciata ancora incompleta e degli interni molto scarni, sono affiancati dalla bellissima cupola che come ho già avuto modo di dire svetta imponente sull’isolotto.
Ed infine, il maschio. L’antica reggia dei sovrani è il luogo più prominente, affacciato direttamente sull’isola, quasi a volerla controllare in ogni istante. Se il maschio, da Ischia Ponte, è un piacere per la vista, il panorama, dall’alto degli oltre 110 metri del castello, è una vera delizia  per gli occhi, l’occasione per ammirare gli splendori naturali offerti dall’isola e dal suo splendido mare.


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