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Isis ai suoi “soldati”: “Uccidete tutti i miscredenti”. Oltre 130.000 curdi siriani fuggiti in Turchia

Creato il 22 settembre 2014 da Nicola933
di Gabriella Maddaloni Isis ai suoi “soldati”: “Uccidete tutti i miscredenti”. Oltre 130.000 curdi siriani fuggiti in Turchia - 22 settembre 2014

Isis ai suoi “soldati”: “Uccidete tutti i miscredenti”. Oltre 130.000 curdi siriani fuggiti in TurchiaDi Gabriella Maddaloni. Abu Mohammed al-Adnani, portavoce Isis, ha lanciato nelle scorse ore un messaggio audio su twitter, lungo 42 minuti e riportato dai media internazionali, nel quale invita i militanti Is a “uccidere tutti i miscredenti”.

“Uccideteli tutti, in qualsiasi modo, che siano civili o militari non importa: per loro vale  la stessa regola.  Se potete uccidete un americano o un europeo - in particolari i perfidi e sudici francesi – o un australiano, un canadese, o qualsiasi miscredente dei paesi che ci hanno dichiarato guerra”, tuona al-Adnani.

Il capo Isis ha inoltre invitato i terroristi del Sinai di continuare a colpire e decapitare gli uomini dei servizi di sicurezza egiziani: “Riempite per loro le strade di esplosivi. Attaccate le loro basi. Fate irruzione nelle loro case. Tagliate le loro teste. Non fateli sentire al sicuro”.

Intanto, Numan Kurtulmus, vice-premier turco, informa che oltre 130.000 profughi curdi siriani sono fuggiti in Turchia per sfuggire alle minacce dell’Isis. La Turchia, riferisce la Bbc, ha chiuso i valichi di frontiera con la Siria aperti venerdì per permettere l’accesso ai profughi in seguito agli scontri tra polizia e manifestanti curdo-turchi. Migliaia di civili curdo-siriani sono così rimasti intrappolati al confine tra i 2 Paesi.

L’Osservatorio siriano dei diritti umani fa sapere che la situazione è particolarmente grave a Kobane, città a maggioranza curda, attaccata dai terroristi islamici. Sempre nelle zone di confine turco-siriane, riporta l’Osservatorio, l’Isis ha conquistato circa 60 villaggi. Il Pkk, il partito dei lavoratori curdi in Turchia, invita tutti i curdi della Nazione ad andare in Siria per combattere l’Isis: “Il giorno per la gloria e l’onore è arrivato. Non ci sono più limiti alla resistenza”.

I media Usa, citando fonti da Washington, rendono noto che il capo della diplomazia Usa Kerry ha incontrato a NYC il ministro Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif. I 2 hanno parlato per più di un’ora e la “minaccia internazionale Isis” è stato uno degli argomenti di discussione. L’agenzia Trend asserisce che i 2 diplomatici si incontreranno nuovamente nei prossimi giorni.


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