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Isla Contoy: un paradiso per pochi

Creato il 21 dicembre 2013 da Federica

Come secondo tour, viste le meraviglie marine che il Messico offre, abbiamo optato per un’uscita in barca.

Ringraziando madre natura per la splendida giornata di sole, abbiamo raggiunto in pulmino il porto di Cancun da dove siamo poi partiti a bordo di un comodo motoscafo con il suo esilarante capitano Ramon.

Destinazione: Parco Nazionale Isla Contoy.

Dopo circa tre quarti d’ora di navigazione, spumeggiando veloci tra le onde, eccoci attraccare all’isola; un paradiso lungo 8,75 km, totalmente disabitato ed incontaminato dove le acque del Mar dei Caraibi si uniscono a quelle del Golfo del Messico.
E’ questa un’area protetta dal 1961 e, divenuta poi parco nazionale, è oggi proprietà del Governo Federale Messicano ed il suo accesso è  limitato a 200 visitatori al giorno.

Ciò che vi troviamo è un spettacolo da Eden terrestre: acque limpide e dalle mille sfumature di blu, spiaggia bianca costeggiata da abbondante vegetazione tropicale e una ricchissima fauna non solo marina, vista la presenza della bellissima  Barriera Corallina Ixlachè, ma anche terrestre caratterizzata da numerose iguane, che impaurite se ne stavano immobili nel tentativo di mimetizzarsi, e uccelli di varie specie tra cui la fregata, diventata quasi un simbolo di quest’area.

Isla Contoy: un paradiso per pochi
Isla Contoy: un paradiso per pochi
Isla Contoy: un paradiso per pochi
Isla Contoy: un paradiso per pochi
Isla Contoy: un paradiso per pochi
Isla Contoy: un paradiso per pochi

All’arrivo, dopo un’uscita di snorkeling accompagnati dalla guida, abbiamo avuto l’opportunità di visitare il centro museografico che l’isola ospita; molto utile per conoscerne la storia, la vita e le particolarità, esso stupisce con le sue ricostruzioni a grandezza naturale dei principali animali che popolano la zona come coccodrilli, tartarughe, piccoli squali e molto altro.

Stupefacente  la vista dalla torre panoramica alta 20 metri; basta uno rapido sguardo a 360°  per rimanere incantati dinnanzi a quel mare incredibilmente azzurro sulle rive del quale spicca l’acceso verde della vegetazione.

Isla Contoy: un paradiso per pochi
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Così, dopo un buon pranzo a base di pesce, servito sotto caratteristiche tettoie di foglie di palma, e qualche ora di relax in riva al mare, in compagnie delle mante che, fiduciose, si lasciano avvicinare a riva, eccoci di nuovo in barca, pronti a ripartire verso la nostra seconda tappa: Isla Mujeres.

Durante il tragitto immancabile è un po’ di festicciola a borda; musica, cerveza e  tequila per noi, allietati dalle danze e della simpatia di Ramon.

Una volta sbarcati, impossibile non farci travolgere dal’allegria di quest’isola, sicuramente più turistica e affollata di Contoy ma non per questo meno piacevole, con le sue abitazioni coloratissime, i negozietti di souvenir e i deliziosi localini della zona pedonale in cui vengono serviti tacos, tortillas e tutto ciò che può servire per uno spuntino coi fiocchi.

Isla Contoy: un paradiso per pochi
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