“Tutti gli operai che sono stati sottoposti ai nostri controlli medici sono risultati contaminati dall’amianto”. Il professor Mario Polverino, direttore del Polo Pneumologico dell’ospedale “Scarlato” di Scafati, aggiunge un nuovo, triste, capitolo alla vicenda dell’Isochimica di Avellino.
Il professor Polverino ha infatti presentato la sua ricerca sull’ ex fabbrica che si occupava della scoibentazione delle carrozze dei treni ferroviari per liberarli dall’amianto, una ricerca che ha dato, purtroppo, risultati che si sospettavano già da tempo : “L’amianto è altamente nocivo per l’uomo poiché le fibre che lo compongono possono essere facilmente inalate e possono danneggiare le cellule mesoteliali, provocando, in molti casi, il cancro o, se si depositano nei polmoni, può dare origine a malattie come tumori e asbestosi. Gli operai che hanno lavorato nell’Isochimica hanno al loro interno un killer pronto ad entrare in azione: infatti l’amianto può danneggiare la salute dell’uomo anche dopo 30-40 anni dall’ultima esposizione. E’ un pericolo che rimane costante per tutta la vita ed è quindi fondamentale che tutti i lavoratori vengano controllati e monitorati.”
I dati della ricerca riguardano solo un’ottantina di lavoratori mentre gli altri sono risultati irrintracciabili, forse per paura di scoprire la verità sulla propria salute. Quello che è certo è che l’area dell’Isochimica è fortemente a rischio, e lo sarà ancora per tantissimi anni, nonostante il sequestro, disposto dalla Procura di Avellino lo scorso 5 giugno. Durante il convegno, svoltosi presso la sede dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Salerno, si è parlato anche di possibili soluzioni, come quella di avviare una bonifica e uno screening su tutto il territorio avellinese: “Il nostro Ordine” spiega Polverino “ha sempre sostenuto queste iniziative, come anche quella di modificare la legge 257 del 1992 (quella che regola la cessazione dell’impiego dell’amianto,ndr). Da parte nostra, abbiamo già attivato una Commissione Ambiente che collaborerà con l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (Arpac). Se ci sono state, come molti sostengono, omissioni da parte di medici su questo tema, di certo non troveranno la solidarietà del nostro Ordine.
Isochimica,80 operai contaminati dall'amianto, 10.0 out of 10 based on 1 rating