di Giacomo Dolzani
econdo quanto riferito ieri dai media di Tel-Aviv, l’esercito israeliano ha avvertito la popolazione di Gaza, tramite una serie di telefonate con un messaggio registrato e con migliaia di volantini lanciati sulla città dall’Aeronautica, che nei prossimi giorni verranno intensificati gli attacchi in determinati quartieri, chiedendo quindi ai civili di allontanarsi e, se necessario, di abbandonare le proprie abitazioni al fine di non mettere in pericolo le loro vite.
Il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha infatti annunciato ieri che, a seguito della decisione di Hamas di respingere la proposta di cessate il fuoco, l’esercito intensificherà la propria offensiva contro la Striscia e contro quelle che, secondo Israele, sono le basi di comando ed i depositi dove sono immagazzinate armi utilizzate per colpire il territorio dello stato ebraico; la scorsa notte infatti, secondo quanto dichiarato dal premier, in un raid dell’Aviazione sono state colpite le abitazioni di diversi leader di Hamas, utilizzate come veri e propri quartier generali.
Intanto ieri, in un lancio di razzi da Gaza contro il valico di Erez, situato poco a nord, è stata registrata la prima vittima di nazionalità israeliana , ferita gravemente da uno dei missili e morta poco dopo all’ospedale Brazili di Ashkelon; d’altra parte, a nove giorni dall’inizio di quella che è stata denominata operazione “Confine protettivo”, sono ben 203, tra cui molti bambini, i civili palestinesi rimasti uccisi nei raid dei caccia israeliani sulla Striscia.