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Istat: boom delle multinazionali italiane all’estero

Creato il 16 dicembre 2011 da Mutuonews
Multinazionali italiane

Boom delle multinazionali italiane all'estero

Tanti i gruppi che mostrano una propensione all’espansione all’estero

Sul territorio italiano agiscono 3.663 sportelli bancari, 5,6 ogni 10.000 abitanti. Lo rende noto l’Istat che specifica come i dati differiscano di molto, da regione a regione. Ecco quindi che si passa dai 9,5 del Trentino-Alto Adige (10,6 a Trento e 8,3 a Bolzano) ad appena 2,6 sportelli ogni 10.000 abitanti in Calabria.

Produzione, distribuzione e logistica sono i comparti dei nuovi investimenti realizzati all’estero dai gruppi multinazionali industriali. La localizzazione dei nuovi investimenti esteri è principalmente orientata all’Ue15 e agli Altri paesi asiatici, incluso Vicino e Medio Oriente.

Nel biennio 2010-2011, rispetto al 2008-2009, si riduce in misura significativa il peso dell’Unione Europea (Ue) come destinazione dei nuovi investimenti di controllo all’estero. Le nuove mete sono India, Stati Uniti e Canada, America Centro-meridionale. Risulta stazionario il peso relativo della Cina.

Nel 2009 la presenza italiana all’estero si conferma rilevante e geograficamente diffusa, con oltre 21 mila controllate in 165 paesi, che impiegano 1,5 milioni di addetti con un fatturato di 378 miliardi.

Le società finanziarie e il commercio assorbono oltre il 60% dell’occupazione nei servizi creata dalle multinazionali italiane in paesi diversi dall’Italia. Nei settori tradizionali e nella meccanica strumentale la presenza italiana all’estero è concentrata in un numero limitato di paesi. Romania (94 mila addetti), Brasile (69 mila) e Cina (69 mila) si confermano i principali paesi di localizzazione delle attività industriali. I servizi si concentrano, invece, negli Stati Uniti (104 mila addetti) e in Germania (65 mila).

 

 


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