Secondo i dati pubblicati oggi dall'Istat in Italia nel 2013 è considerevolmente aumentato il numero degli emigranti, mentre contestualmente si riduce il numero degli immigrati, che a loro volta preferiscono rientrare in patria.
- I numeri della emigrazione 2013: sono 126.000 le cancellazioni dall'anagrafe per l'estero, con un aumento secco di 20.000 unità rispetto al 2012. L'aumento è legato prevalentemente allo spostamento di cittadini italiani che fanno registrare 82.000 cancellazioni nel 2013 contro le 68.000 del 2012 con una crescita del 21%. L'aumento comunque riguarda anche se in misura più contenuta le cancellazioni di stranieri residenti che passano dai 38.000 del 2012 ai 44.000 del 2013 con un incremento del 14%. Detto in termini semplici e chiari: gli italiani emigrano e gli stranieri se ne vanno.
- Le mete degli emigranti: gli italiani che partono sono per il 30% laureati e scelgono come mete la Gran Bretagna, la Francia, la Svizzera e la Germania. Questi quattro paesi europei infatti accolgono più della metà degli emigranti italiani.
- I numeri della immigrazione 2013: gli ingressi di stranieri sono 307.000 quindi 43.000 in meno rispetto al 2012 con una riduzione del 12,3%.
- I flussi migratori interni: i movimenti della popolazione all'interno del territorio nazionale vedono positivi i bilanci del centro nord e negativi quelli del sud e delle isole, ad ulteriore riprova del fatto che la povertà e la disoccupazione colpiscono principalmente il meridione. Si tratta di movimenti che riguardano un milione e 362.000 persone, ovvero il 2,3% della popolazione. Anche i movimenti interni riguardano prevalentemente cittadini italiani: dei flussi interni solo il 18,3% sono stranieri.