Non è poi che mi piaccia guardarmi indietro abbandonandomi alla nostalgia. Ma qualche volta mi viene da chiedermi dove siano finite quelle bellissime abitudini di una vita che al momento mi sembrano appartenenti ad un’epoca lontanissima.
Insomma ma dove son finiti i pic nic ??????? E voi direte ma come? E i pranzi al sacco, i dejeunere sur l’herbe ( come lo chiamano i francesi), gli eleganti pic nic rigorosamente in white style, ma non ti piacciono?
Si certo! Ma quando parlo di picnic penso a quando partivamo con le macchine “scoperchiate” e chi non poteva, metteva almeno il braccio fuori dal finestrino. Durante il tragitto la radio a tutto volume, in carovana; vedevamo alcune famiglie ferme ai bordi della strada con il portabagagli aperto a fare il pic-nic sulla statale o in piccole piazzole e non capivamo perché si accontentassero. Noi facevamo un po’ di strada in più per trovarci in campagna o a San Rossore. E partivamo presto perché c’era da scegliere il posto migliore. Un po’ al sole, un po’ all’ombra. Le macchine cariche di tutto l’indispensabile e molto di più. I plaid, lo stereo, le amache ( che poi da qualche parte si attaccano), le seggioline e il tavolo pieghevole, una sedia comoda per la nonna e la carbonella. Tantissima carbonella. Bottiglie di birra, ma anche il riso freddo, la zuppa, le uova sode, gli affettati, la carne di fare alla griglia… anzi i Wuster!!!! Di quelli buoni però! E poi la nutella, i cantuccini e le torte fatte in casa che c’era sempre chi le sapeva fare. E poi si portava la palla, le carte, ma si finiva dopo il pranzo spaparazzati sull’erba tra una chiacchiera e qualcuno che subito russava tra l’ilarità degli altri. Ed era già l’ora di fare merenda.
La scorsa settimana ho riassaporato in parte questa atmosfera in compagnia di alcuni nostri cari amici.
Certo i tempi sono cambiati. Siamo molto più attenti a ciò che si mangia, carne, verdura e fragole. Magari evitiamo i dolci. Le sedie sono impagliate, i piatti in coccio e il tragitto per raggiungere questo angolo di paradiso, un po’ più lungo. Niente stereo e qualche iphone di troppo. Ma l’atmosfera e la naturalezza del nostro picnic non è tanto diversa. La goliardia e il nostro prenderci in giro. E questa passeggiata per smaltire il pranzo che gira e rigira … ha la peggio sulle chiacchiere e la dolce pigrizia di una domenica di sole in serena compagnia.
Un bacio
A presto. Sa
♥♥♥
My outfit:
Bag – V°73 ( già vista QUI )
Bracelet – LUST Thanks to Elena Chelini
Sweater - Bravi Ragazzi
Shoes - Shoes- Dr. Martins – Gigolo&Void (LU)
Sunglasses – HYPE
Pants – Zara
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake