It’s the mind [a weekly magazine of things psychiatric]

Non ho potuto resistere alla tentazione di mettere un titolo del genere, sebbene questo post sia ben lungi dal trattare argomenti di natura pissichiatrica. Anche perché non sono una pissichiatra.
Frequento ma non pratico.

Oggi la mia psic non mi ha lasciato così scazzata e delusa come succedeva ultimamente.
Mi ha un po’ rinfrancato per ciò che riguarda gli accadimenti di questo periodo e
mi ha detto che per conoscere se stessi bisogna trovarsi nelle situazioni e interagire con le persone,
cosa che effettivamente mi aveva già detto (infatti ho avuto una sensazione di dejà-vù) e che però mi scordo sempre, perché penso sempre che per conoscere se stessi si debbino fare cose trascendentali, tipo andare in Tibet o frequentare i Geova’s witnesses (aiuto, pensavo fosse una delle mie traduzioni maccheroniche e invece si dice veramente così!), e invece pare di no.

Oh, è così umana, la mia psic, alle volte.
Oggi non ho nemmeno fatto razzia di caramelle.