Italia a rischio Troika: Debito Pubblico Esplosivo

Da Investireoggisicuro

Nelle ultime settimane sembra esser ritornata un pò di fiducia a livello globale, così come dimostrano alcuni indicatori macroeconomici e come anticipato dal buon recupero dei mercati finanziari.

Ma a dire il vero sono state le elezioni tedesche a mantenere la calma e la stabilizzazione della paura e di conseguenza, con nessun evento drammatico, i mercati ne hanno beneficiato.

Eppure, lo stesso governatore della Bce , Mario Draghi, ha ribadito di recente che persistono i rischi di recessione sull’ eurozona perché la ripresa in atto è ancora fragile, seppur con qualche timido segnale di risveglio. Questo avviso ai mercati da parte del governatore è apparso un ulteriore monito al nostro paese per attuare quelle riforme strutturali che richiede l’ Europa, perchè dal punto di vista della crescita è ancora molto indietro rispetto ai principali paesi europei. Il nostro sistema bancario è tutt’altro che sistemato ed è ancora affamato di liquidità, come dimostrano i dati sulla percentuale di rimborsi dei prestiti concessi con le operazioni di LTRO – di rifinanziamento a lungo termine – pari ad un misero dieci per cento.

Per cui, il fatto che le nostre banche debbano ancora restituire quasi tutto il capitale ricevuto temporaneamente dalla Bce, rende il sistema bancario italiano ancora molto fragile. Anche per questo motivo le banche preferiscono detenere titoli di stato piuttosto che prestare soldi a famiglie ed imprese.

Ma procedendo di questo passo la crescita resterà pura utopia e se presto non dovessero arrivare le famigerate riforme strutturali atte a garantire il vero slancio e la maggior competitività alle nostre imprese, rischiamo di ricadere nella tempesta dell’autunno 2011, e a quel punto, il nostro destino sarebbe segnato in modo da subire quantomeno l’ ingresso dei commissari della Troika (Bce, FMI e Unione europea): i paesi periferici, in primis la Grecia e il Portogallo (che sono stati oggetto di intervento della Troika) sono praticamente a sovranità quasi nulla e i tagli drastici ai conti pubblici non hanno fatto altro che impoverire maggiormente la popolazione. Come dire…paese avvisato mezzo salvato…

Infine, come immagine di copertina, mostriamo (per dovere di cronaca) l’andamento esplosivo del nostro debito pubblico, ormai prossimo alla soglia dei 2.100 miliardi euro.

Il nostro debito rappresenta il principale freno alla possibilità di introdurre nuove risorse per la crescita, l’unica via percorribile resta quella dei tagli drastici alla spesa pubblica (?).

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