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A Londra, la Nigeria blocca l’Italia sul 2 a 2, al termine di una sfida ricca di emozioni, di capovolgimenti di fronte e di spettacolo. Rossi apre le danze, Dike e Ameobi ribaltano la situazione nel giro di 4′ e Giaccherini, a inizio ripresa, mette la propria firma sull’incontro.
Rispetto all’incontro di venerdì con la Germania, Prandelli fa ruotare gli uomini, dando spazio ad altri convocati e optando per il 4-3-1-2: in porta, gioca Sirigu; difesa a 4 formata da Maggio, Ranocchia, Ogbonna e Pasqual; in mediana, Montolivo, Thiago Motta e Giaccherini agiscono alle spalle del trequartista Candreva; in attacco, per finire, torna finalmente Pepito Rossi e gioca, per la prima volta, con Balotelli.
Stephen Keshi, CT delle Super Aquile, che hanno appena ottenuto la qualificazione ai Mondiali grazie alla doppia vittoria riportata sull’Etiopia, propone un 4-2-3-1: Ejide tra i pali; Kwambe, Obuabona, Egwuekwe e Benjamin in difesa; Onazi e Obi Mikel in mediana; Oduamadi, Dike e Moses alle spalle dell’unica punta, Ameobi.
L’inglese Atkinson arbitra il match del Craven Cottage, stadio del Fulham.
Italia 2 – 2 Nigeria (12′ Rossi, 47′ Giaccherini – 35′ Dike, 39′ Ameobi)
Sulle ali dell’entusiasmo per l’importante traguardo appena raggiunto, le Super Aquile partono molto bene, aggressive, all’attacco e facendo correre molto il pallone. La prima occasione è di Moses, che, al 4′ su punizione, rischia di sorprendere Sirigu ma il suo tiro esce a lato. L’Italia, tuttavia, non si fa intimorire e comincia a macinare gioco: Giaccherini dialoga con Rossi ma gli viene impedito di concludere in porta. Pochi minuti dopo, Rossi è ancora nel vivo dell’azione e questa volta fa centro: Balotelli vince un contrasto sulla trequarti e serve l’attaccante viola che, a tu per tu col portiere avversario, non sbaglia, per l’1 a 0 Italia. Proprio lui, l’uomo più atteso, sblocca il risultato. La partita è molto piacevole e la conferma arriva in men che non si dica: subito Onazi, volto familiare per il calcio italiano, ci prova dalla distanza ma Sirigu respinge coi pugni la bordata del centrocampista. Il pallino del gioco, ora, è comunque nelle mani degli azzurri, anche se in campo prevale l’equilbrio, con le squadre che rispondono colpo su colpo. Al 23′, Montolivo riceve palla sul centro-sinistra da Giaccherini ma conclude a lato; al 30′, dopo un lungo possesso palla, Ameobi salta elegantemente Pasqual e ci prova con un tiro-cross che rischia, senza successo, di sorprendere il portiere del PSG. Due minuti più tardi, Super Mario, assistito in area da Montolivo, spreca una ghiotta chance per raddoppiare, facendosi ipnotizzare dall’estremo difensore nigeriano. Da una parte all’altra, Ameobi, sulla sinistra, crossa in area e Dike, forse appoggiandosi su Pasqual e spingendolo, lo sovrastra e insacca di testa, per l’1 a 1. Con questo sono 5 i gol di testa subiti dall’Italia nelle ultime 4 partite. Un dato che deve far riflettere, soprattutto Prandelli. Gli azzurri si riportano in avanti ma le Super Aquile sono spietate in contropiede: Moses riceve il pallone in profondità, punta Ranocchia e, giunto al limite dell’area, conclude in porta ma la palla, deviata dal difensore nerazzurro, sibila accanto al palo destro difeso da Sirigu. Il secondo gol è nell’aria e arriva subito: Moses apre sulla sinistra per l’accorrente Francis che serve in area Ameobi, bravo a farsi trovare lì, al posto giusto e al momento giusto, e a insaccare con l’esterno destro sotto la traversa. Uno-due micidiale nigeriano e Italia che deve rincorrere e ristabilire la parità. Ci prova Balotelli, dopo aver saltato i diretti avversari, ma la botta è centrale e Ejide risponde d’istinto. Questa l’ultima palla gol, si va al riposo sul 2 a 1 Nigeria.
Nella ripresa, subito Italia all’attacco con una doppia occasione per Balotelli, la prima sventata dalla difesa nigeriana, la seconda neutralizzata da Ejide. Gli azzurri restano nella metà campo avversaria e alla terza opportunità trovano la seconda rete: fitta rete di passaggi da destra a sinistra con la sfera che giunge all’indisturbato Giaccherini il quale infila Ejide per il nuovo pareggio. Già al 53′, Prandelli si gioca le tre carte a sua disposizione: escono Motta, Montolivo e Rossi ed entrano Pirlo, Parolo e Diamanti per un 4-3-2-1. Qualche istante prima, nel frattempo, Ogu ha risposto per i suoi a Giaccherini, con un altro colpo di testa che ha messo i brividi alla difesa italiana. Nelle successive occasioni per gli uomini di Prandelli, subito protagonisti i nuovi entrati: Parolo prima non sfrutta al meglio la respinta di Ejide sulla punizione di Pirlo poi colpisce il palo con un tiro rasoterra. Segue un’altra serie di cambi da una parte e dall’altra: per l’Italia, esce Candreva per Cerci; per la Nigeria, fuori Ejide, Dike e Ameobi dentro Enyeama, Ahmed e Musa. La palla gol successiva capita sui piedi del neo entrato per la Nazionale italiana, Cerci, che rientra dalla sinistra e scarica il sinistro, fuori di poco. L’undici italiano ci crede, Balotelli tenta di nuovo la fortuna, questa volta con un tiro a giro da fuori area, ma rischia grosso quando si tratta di organizzare la fase difensiva. Al 74′, Ogu chiama Sirigu a una super parata, poi ancora il portiere azzurro deve mettere una pezza sull’insidiossimo cross di Musa e Emenike calcia a botta sicura dalla sinistra ma trova solo l’esterno della rete. Tutto questo in 3′. Gli uomini di Prandelli, che hanno comunque il merito di resistere all’urto avversario con un mix di fortuna e bravura, tornano in avanti e spingono fino alla fine, col rischio di subire una beffa in contropiede. Le ultime emozioni del match si condensano in 4′: prima Diamanti, dalla sua “mattonella”, centra in pieno la traversa, disperandosi, poi Parolo prova a rifarsi da lontano ma Enyeama allontana la minaccia e lo fa per altre tre volte, negando al gioiello del Bologna una gioia che gli spetterebbe. La sfida del Craven Cottage termina così: azzurri all’attacco, Aquile schiacciate e aggrappate alle parate del proprio portiere che tira giù la saracinesca e non fa passare una mosca. 2 a 2 il risultato finale.
Nel complesso, prova abbastanza buona degli azzurri questa sera, anche se rimane sempre qualcosa da rivedere, e sempre nello stesso reparto, la difesa, che sta concendendo qualche gol di troppo nei duelli aerei. Per il resto, buone risposte da parte di tutti, entrati a partita in corso inclusi. Forse, resta da recuperare la fame e la cattiveria giusta di Balotelli in fase realizzativa ma alcuni suoi spunti si sono rivelati decisivi anche oggi. Altra nota positiva per l’Italia, il ritorno di Pepito Rossi con tanto di gol.
Abbastanza buona anche la prestazione delle Super Aquile, andate calando sempre più nel corso della partita. Saranno un avversario ostico per qualunque squadra, una vera mina vagante.