Questa mozione mira a «tutelare l’obiezione di coscienza non solo di coloro che sono impegnati a vario titolo nelle strutture ospedaliere, ma anche quella dei farmacisti». Il diritto all’obiezione «non può essere in nessun modo ‘bilanciato” con altri inesistenti diritti e rappresenta il simbolo, oltre che il diritto umano, della libertà nei confronti degli Stati e delle decisioni ingiuste e totalitarie». La mozione è firmata dai deputati Volontè (Udc), Fioroni (Pd), Roccella (Pdl), Polledri (Lega Nord), Buttiglione (Udc), Binetti (Udc), Capitanio Santolini (Udc), Calgaro (Udc), Carra (Udc), Di Virgilio (Pdl) e Mantovano (Pdl).
In Italia già la legge permette l’obiezione di coscienza degli operatori sanitari e tale legge viene rispettata, tuttavia non è male che un gruppo di onorevoli, presentando questa mozione, abbia fatto sapere che qualcuno vigila e ritiene pressante il rispetto della vita umana in ogni fase, dal concepimento alla morte.