Ogni giorno che passa ormai ho l’impressione che se oggi Matteo fosse qui con noi ci direbbe… ” Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.”
Ladri di futuro, foriero di inquietudini, schegge impazzite di giorni che non passano senza fare rumore.
Lo so, ho generalizzato nel titolo, ma chiunque oggi fa finta di niente, pur avendo la coscienza pulita è complice di questo popolo di miserabili ladri del presente e del futuro!
L’Italia di cui Prezzolini parlava sessanta anni fa e rimasta la stessa. un paese dove “l’intelligente è un fesso anche lui”; dove “il furbo non usa mai parole chiare, e comanda non per la sua capacità ma per l’abilità di fingersi capace”; dove “i fessi hanno dei principi, i furbi soltanto dei fini”; dove “in generale il fesso è stupido, perché se non fosse stupido avrebbe cacciato via i furbi da parecchio tempo”; dove “ci sono i fessi intelligenti e colti che vorrebbero mandare via i furbi, ma non possono: primo, perché sono fessi; secondo, perché gli altri fessi sono stupidi e non li capiscono”; dove ” per andare avanti ci sono soltanto due sistemi: il primo è leccare i furbi; il secondo – che riesce meglio – consiste nel far loro paura; infatti, non c’è furbo che non abbia qualche marachella da nascondere, e non c’è furbo che non preferisca il quieto vivere alla lotta, e l’associazione con altri briganti alla guerra contro questi “.
Il genio e la fantasia di Tolkien continuano a lasciarci messaggi indimenticabili e attuali..
… aI amar prestar aen. Il mondo è cambiato. Han mathon ne nen. Lo sento nell’acqua. Han mathon ne chae. Lo sento nella terra. A han noston ned ‘wilith. Lo avverto nell’aria. Molto di ciò che era si è perduto…
«“Avrei desiderato che tutto ciò non fosse mai accaduto ai miei giorni” esclamò Frodo. “Anch’io” annuì Gandalf “come d’altronde tutti coloro che vivono questi avvenimenti. Ma non tocca a noi scegliere. Tutto ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è stato dato”. […] “Affinché il male prevalga, è sufficiente che gli onesti non facciano nulla. […]. Ma non tocca a noi dominare tutte le maree del mondo, il nostro compito è di fare il possibile per la salvezza degli anni nei quali viviamo, sradicando il male dai campi che conosciamo, al fine di lasciare a coloro che verranno dopo una terra sana e pulita da coltivare”» (John Ronald Reuel Tolkien).
Un manipolo di miserabili ladri, con dietro sempre i soliti burattinai che escono allo scoperto solo oggi, con le solite proposte di riforma.
Parlano ad un popolo di belle addormentate nel bosco, si il bosco dei loro interessi, un bosco che prima o poi qualcuno incendierà e allora si che si sveglieranno.
Un bordello è diventato il nostro Paese e non solo il nostro, in America secondo il Tampa Bay Times gli americani ne hanno piene le tasche dei loro deputati, del Congresso americano, un covo di lobbisti che si fa i propri interessi, foraggiati dalla corporatocrazia. Mondo è paese!
Che futuro può avere un Paese dove sembra addirittura che nel consiglio regionale siciliano il 30 % o più, è o inquisito o imputato o condannato e non è una novità! Che futuro può avere un Paese infestato da mafie e massonerie, da evasori ed elusori, da furbetti di tutte le categorie, un manipolo di bastardi che sussurra …tanto lo fanno tutti!
Un Paese che urla e trasuda garantismo, dove chi ruba e devasta il tessuto sociale, resta al suo posto, che non ha la dignità di ritirarsi in una fogna, un Paese che intervista quotidianamente assassini, ladri e puttane, che invita ad ogni trasmissione possibile, che riempie le pagine di questa fogna a cielo aperta, fogna seguita in diretta da milioni di imbecilli che pure si divertono.
Che futuro può avere un Paese sotto sequestro ad opera della finanza mondiale, delle corporatocrazie, delle elites, dei monopoli, della corruzione, un Paese dove un pugno di imbecilli firma senza fiatare un’idiozia come il “fiscal compact”.
E non ditemi che è meglio lasciare questo Paese, per scappare chissà dove, perché prima devono andarsene loro, scappare dalla vergogna e dalla paura.
Scusate la franchezza del linguaggio ma oggi non è più il tempo della diplomazia!
Fermatevi a pensare alle lacrime e sangue che vi stanno chiedendo di versare, alla shock economia imposta da un manipolo pericolosissimo di esaltati neoliberisti, alla chemioterapia finanziari, al sangue e alle lacrime che ci chiederanno di versare nei prossimi mesi e anni.
Le conseguenze? Nella vita di tutti i giorni, nelle sorgenti del futuro, un futuro violentato, sodomizzato, distrutto da gente alla quale dovrebbe essere preso tutto e costretta per il resto della vita a pulire le fogne e i gabinetti pubblici di questo Paese, costretta a ripulire la stessa merda che hanno seminato.
Questa è gente che deve provare paura e non solo vergogna per ciò che ha fatto!
Ieri la Fornero ha detto la più grossa stronzata da quando l’hanno messa ad amministrare il nostro fallimento.
(ASCA) – Roma, 25 set – ”Il rigore finanziario non e’ un optional, dobbiamo recuperare credibilità”’. Cosi il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, intervenendo al convegno Abi ”Banche, donne e sviluppo”, sottolinea la difficoltà’ ad adottare misure sul lavoro e per le politiche sociali a causa dei ”vincoli finanziari” in quanto ”non ci sono risorse.
Per cosa non ci sono risorse signora Fornero? Ma ovviamente per il lavoro che conta poco o nulla in un Paese, per le politiche sociali ovviamente, aggiungiamoci pure la Famiglia, la scuola, la cultura e chissà cos’altro!
A secco studenti, pendolari, malati Chiesti risarcimenti per 14milioni di euro
ROMA – Creditori in rivolta contro la Regione Lazio per «le spese pazze» dei consiglieri regionali, al centro della bufera delle inchieste giudiziarie negli ultimi giorni. Il Codacons ha citato lunedì davanti al Tar la Regione e i consiglieri Abruzzese, D’Ambrosio, Gatti, Rauti, Bucci, Astorre e i funzionari Cecinelli e Stracuzzi. Verrà chiesta loro «la restituzione ai cittadini laziali di 14 milioni di euro sottratti alle associazioni del terzo settore, agli ospedali, ammalati, fasce deboli della società civile per feste e festini».
Malati in corridoio al pronto soccorso del Gemelli Gli ultimi, in ordine di tempo, ad aver bussato alle porte della Pisana per chiedere di veder saldati i propri crediti con la Regione sono gli studenti universitari.
Come già accaduto per la prima rata, anche la seconda erogazione delle borse di studio dell’ente è in forte ritardo. Così, c’è chi si è dovuto inventare un lavoro per anticipare l’iscrizione, chi sta ancora aspettando di potersi comprare i libri con le prime lezioni ormai imminenti, chi non ha i soldi per pagarsi l’affitto da fuori sede.
La somma dovuta verrà infine saldata entro la fine della prossima settimana. Ma a scanso equivoci, l’Unione degli universitari inoltrerà lunedì diffida contro eventuali nuovi ritardi e una richiesta di risarcimento per i danni arrecati a chi non ha potuto contare in tempo sulle borse.
Si fa presto a dire sprechi. E allora proviamo a capire come e dove nell’ultimo anno potevano essere impiegati i fondi spesi in tutte quelle forme di godimento e autopromozione fatte rientrare nell’espressione «attività politica» dei consiglieri regionali.
Nella fila di creditori grandi e piccoli che si sono sentiti rispondere «spiacenti, non abbiamo soldi» dalla governatrice Renata Polverini c’è anche il sindaco Gianni Alemanno che sperava di poter contare sul miliardo e 200 milioni di euro di arretrati alla voce trasporti locali. Ma in questo campo la concorrenza fra creditori è forte. Le Fs hanno mandato un’ingiunzione alla Regione per i 270mila euro di mancati trasferimenti sulle linee dei pendolari, mentre il ministero dei Trasporti ha espresso la sua preoccupazione per la metro C, il cui progetto aspetta ancora larghissima parte dei 200 milioni dovuti dalla Pisana. Richieste analoghe arrivano dalle ferrovie umbre e molisane per le linee interregionali.
Non è più corta la coda di pretendenti ai soldi di Fiorito & C. (quando mai venissero rimessi nella disponibilità pubblica) in ambito sanitario. Il Gemelli è stato vicino al fallimento per l’insolvenza della Regione. Così come il Fatebenefratelli, che vanta un credito 90 milioni, fonte di una forte crisi di liquidità. Almeno 39 ospedali sono coinvolti nel piano di tagli in tutto il Lazio. A metà agosto le 13 strutture del Gruppo San Raffaele hanno minacciato di sospendere l’attività. E poi le imprese, con il grido di allarme della Cna: 7 miliardi da dividere tra 700 soggetti che rischiano il fallimento (e il posto i loro dipendenti). E le scuole, con i presidi che anno anticipato i soldi (alcune decine di migliaia di euro) per molti progetti didattici voluti dalla Regione e aspettano di rivederli, come denuncia il presidente dei presidi laziali, Mario Rusconi. O le associazioni impegnate nel sociale, che non sanno mai se e quando avranno i soldi per andare avanti. O ancora il mondo dello spettacolo, come ad esempio le quasi 100 società coinvolte nell’organizzazione del Roma Fiction Festival di due anni fa e rimaste a mani vuote per la messa in liquidazione della Fondazione Rossellini (altri 6 milioni di euro di crediti inevasi). Sono al punto di aver dovuto scrivere al presidente Napolitano per sperare di avere notizie. Corriere
Un manipolo di miserabili ladri che infesta le istituzioni del nostro Paese ai piani alti e a quelli bassi, occhio non vede cuore non duole direbbe Giovanotti…
Il nemico si nasconde si mimetizza tra le pieghe della coscienza la sua violenza è subdola il suo passo di gatto difficile davvero coglierlo sul fatto il nemico è tra noi è dentro di noi per farlo fuori occorre rinunciare ad una parte di noi stessi se un tempo era più facile lottare contro ciò che non andava perché il nemico una faccia ce l’aveva una voce, una bandiera sapevi dove andare a prenderlo in giro la sera aveva nomi e facce, ma non è più così adesso non si vede ma lui è ancora lì più forte che mai e sotto sotto spinge col suo dai e dai e ha stipulato un patto con le coscienze addormentate nella pubblicità di una realtà falsificata a migliaia di chilometri di distanza da questa stanza uomini e bambini schiavizzati, sottopagati diritti rubati derubati dell’infanzia in qualche capannone dell’estremo oriente lavorano e producono le griffes dell’occidente e qui non si sa niente perché sta bene a tanti tacere verità che sono atroci e allucinanti pilastri di un’economia vincente dal volto appariscente che crea la sua ricchezza con la sofferenza di un sacco di gente e quanti dovranno soffrire quante mucche impazzire quanta aria velenosa bisognerà respirare quanti cibi avvelenati bisognerà divorare quante malattie ancora per interesse non si potranno curare prima che qualcuno pensi che così non va bene ma il nemico si è infiltrato dentro al sangue che ci scorre nelle vene nei sorrisi compiacenti di politiche fatte di parole all’insegna di “occhio non vede cure non duole” il nemico ha il volto sorridente cravatta e doppio petto intorno a grandi tavoli fa incetta di rispetto e di sorrisi strette di mano accordi tra potenti che non guardano lontano e approvano la produzione di mine anti uomo di tutti gli armamenti necessari perché questo sistema si mantenga bello saldo sui binari di sangue dove viaggia cosicché anche il coraggio più coraggio si scoraggia di fronte a questo gioco dove tutti hanno ragione e i peggiori criminali sono tenuti in alta considerazione e viaggiano in corsia preferenziale rimbalzano sull’ammortizzatore sociale e non si fanno mai male e cambiano i governi ed il nemico gli sorride in silenzio protetto dalla logica del tacito consenso di chi gode di questa situazione che fa comodo a tanti tenere alto il livello di paura e le coscienze ignoranti paura della povertà paura dell’ignoto paura di trovarsi di fronte al grande vuoto di se stessi con la coscienza critica in stato di assoluta catalessi sconfiggere il nemico è guardarsi dentro cercare il proprio centro e dargli vita come a un fuoco quasi spento renderlo vivo dargli movimento il nemico si nasconde spesso in quello che crediamo nei moralismi ipocriti e nelle trasgressioni controllate e organizzate nelle droghe illegali e sottobanco ben distribuite il nemico crea falsi nemici per farsi scudo e apparir perbene modellerà il suo aspetto e prenderà la forma di ciò che lo contiene spacciandosi per libertà ti legherà con le sue catene conservare il controllo di ciò che vediamo conservare il controllo di ciò che sentiamo verificare se sotto l’aspetto invitante di un’esca non sia nascosto un amo. sconfiggere il nemico è guardarsi dentro cercare il proprio centro e dargli vita come a un fuoco quasi spento renderlo vivo e dargli movimento…
…sconfiggere il nemico è guardarsi dentro cercare il proprio centro e dargli vita come a un fuoco quasi spento renderlo vivo e dargli movimento…sconfiggere il nemico è guardarsi dentro cercare il proprio centro e dargli vita come a un fuoco quasi spento renderlo vivo e dargli movimento…sconfiggere il nemico è guardarsi dentro cercare il proprio centro e dargli vita come a un fuoco quasi spento renderlo vivo e dargli movimento…
“Affinché il male prevalga, è sufficiente che gli onesti non facciano nulla. […].
Dov’è la parte migliore di questo Paese, dove si è rintanata? Non ci restano che i giovani, ricominciare da loro!
Buona ninna nanna a tutti nel Paese delle belle addormentate nel bosco!
Fonte: icebergfinanza 26 Settembre 2012