Dalle auto ai treni: quanto è sostenibile la mobilità italiana? Da un’indagine sulle principali 50 città italiane, condotta da Euromobility*, la situazione nel nostro Paese per quanto riguarda la mobilità sostenibile non è delle migliori: siamo in cima lla lista Europea per numero di autoveicoli per abitante, compriamo auto grandi con presatazioni extra che nemmeno usiamo e che mettiamo in strada anche per percorrere brevi tratti.
L’Italia è anche il Paese con le percentuali di trasporto merci su ferrovia più basse (basta vedere le file di camion sulle nostre autostrade!).
Abbiamo la minore incidenza di trasporto pubblico in città e una mobilità ciclo-pedonale assolutamente sotto la media europea. Tutto questo porta ad una produzione di circa un quarto delle emissioni totali di Co2 da parte dei trasporti, che determinano il 33% dei consumi finali di energia delle famiglie italiane.
L’80% dei nostri connazionali non conosce che cosa voglia dire “car sharing”, cioè il servizio che permette di utilizzare un’automobile su prenotazione, prelevandola e riportandola in un parcheggio vicino al proprio domicilio, e pagando in ragione dell’utilizzo fatto.
Il car sharing è disponibile in diverse città come Milano, Roma, Torino, Bologna, Palermo, Firenze ma anche Mantova, Livorno, Taranto, Bari e tante altre.
*Euromobility è un associazione italiana senza fini di lucro che promuove un’azione culturale, formativa e informativa sull’intero territorio nazionale e internazionale, volta a incoraggiare e diffondere valori civili idonei a stimolare l’introduzione di nuove forme di mobilità e trasporto, sia individuale che collettivo, sempre più ecosostenibili, a vantaggio della qualità della vita dei cittadini e nel maggiore rispetto possibile dell’ambiente.