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Italian Beauty Line, linea di solari per un abbronzatura bella e sicura

Creato il 06 agosto 2012 da Controstilefashion

Un lunga storia quella della tintarella. Fino a un secolo fa ricchi e aristocratici sfoggiavano con orgoglio la loro pelle pallida, lasciando volentieri l’abbronzatura a chi per guadagnarsi da vivere era costretto a lavori umili sotto il sole. Poi, si è invertita la tendenza, con l’abbronzatura divenuta sinonimo di vita agiata, che può permettersi il circolo, la barca, l’ozio del giardino o della terrazza e, dunque,irrinunciabile status symbol. Fino al mito dell’abbronzatura selvaggia degli anni Ottanta e Novanta. Poi ridimensionato, per oggettivi motivi di benessere. Ed estetica.
La prima crema solare protettiva nasce nel 1923, ad uso e consumo dei giapponesi, tradizionalmente contrari, come tutti gli asiatici, all’abbronzatura. In Europa bisognerà aspettare il 1935 per un olio contro i raggi UV. Nel 1961, a New York, spunta la prima lampada abbronzante casalinga, ma negli anni Settanta anche la cultura della protezione solare.
Sempre più sofisticata, come dimostra l’app che ora sulle nostre spiagge misura il livello di raggi ultravioletti.
Italian Beauty Line, linea di solari per un abbronzatura bella e sicura
Non basta usare un buon ritrovato per proteggersi dal sole. È anche necessario usarlo in modo corretto. Cioè applicare la dose giusta (per viso e collo 1 cucchiaio da minestra, per tutto il corpo 1 bicchiere piccolo).
Facendo scorrere il palmo della mano dall'interno verso l'esterno. Senza massaggiare eccessivamente, per non pregiudicare l’efficacia dei filtri.
Senza dimenticare zone solitamente trascurate come il dorso di mani e piedi, l'interno delle ginocchia, l'attaccatura dei capelli,le orecchie. Ripetendo l’applicazione ogni 2 ore e, comunque, dopo ogni bagno o doccia, anche se il solare è resistente all’acqua.
Come sempre, massima attenzione all’aiuto che offre Madre Natura! D’estate frutta e verdura ci proteggono dal caldo e dai chili di troppo, ma anche dalla ‘cattiva’ abbronzatura, rendendo luminosa e duratura quella ‘buona’, grazie soprattutto alla vitamina A, che favorisce la produzione di melanina.
E quindi, per approfittare al massimo di tutto il buono del Sole, giù carote, ma anche radicchio, spinaci e albicocche.
Tutto questo lo tiene ben presente. Infatti, va in vacanza con i suoi Solari! Attivatore di abbronzatura, protezione 15, stick protettivo per zone sensibili (labbra, naso, contorni occhi…). Tre emulsioni innovative in comode e glamorous confezioni monouso. È l’ultima trovata di IBL (italianbeautyline.com), giovane azienda al servizio della bellezza a 360°, che fa del Made in Italy la sua cifra, utilizzando solo materie prime, professionalità e manodopera italiane.
IBL produce macchine estetiche professionali e creme di bellezza di ultima generazione, efficaci sin dalle prime applicazioni, ma assolutamente naturali, non invasive e rispettose dell’immagine e del benessere psicofisico di chi le sceglie. Tanto da meritare il playoff “La nuova frontiera della bellezza”. Un traguardo che non prevede più bisturi e ‘punturine’, ma solo una piacevole e armoniosa cura del corpo. Una new philosophy che sta rapidamente prendendo piede e che corrisponde esattamente alla mission del brand.
I Solari di Italian Beauty line escono a stagione inoltrata perché prodotti in Emilia, zona così duramente colpita anche nel suo tessuto industriale dal terremoto. «Non importa», dicono in azienda. «IBL Loves Emilia».

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