Italia(ni) in cortocircuito elettoral-sociale-[...]: immersi nel "grande incubo"

Creato il 05 dicembre 2013 da Alessandro @AleTrasforini
Una legge elettorale (auto)definita "porcata" dal suo stesso ideatore  è stata (giustamente) definita incostituzionale da una Corte Costituzionale dopo 'qualche' anno di riflessione e discussione.  (Fonte: http://www.youtube.com/watch?v=PMCr2dPN70s)  Lo stesso autore di tale legge elettorale era quello che, nelle vesti di Ministro della Semplificazione Normativa, pretendeva di adempire al proprio ruolo istituzionale dando fisicamente fuoco ad oltre '375mila leggi' ritenute inutili. (Fonte:http://www.repubblica.it/politica/2010/03/24/foto/il_rogo_di_calderoli_fuoco_alle_375_mila_norme-2867851/1/). Da cotante menti, forse, non sarebbe stato possibile attendersi nulla di più.  Condizionale d'obbligo, ovviamente: al peggio non c'è mai fine. Soprattutto in Italia. Le decisioni di ieri, peraltro già facilmente immaginabili, hanno cercato di indurre la politica ed il sistema partitico a comprendere la necessità di risolvere nella maniera migliore (o meno peggiore, a seconda dei punti di vista) un problema troppo sottovalutato di rappresentanza democratica. Si sta parlando di ritorno al Mattarellum, di modifiche al Porcellum per ridurre gli argini di incostituzionalità manifestati, di Parlamento sovrano nell'elaborazione di una nuova legge elettorale (fino ad oggi strada mai percorsa, nonostante possibili occasioni e maggioranze alternative a disposizione) e di altri scenari non pienamente sintetizzabili e comprensibili per 'estranei' e non competenti in materie giuridiche.  A prescindere dagli scenari possibili, però, emerge da tale situazione un quadro confuso e capace di illustrare, una volta di più se ce ne fosse bisogno, la straniante situazione di caos nella quale Italia ed italiani sono immersi, da troppo tempo a questa parte: questo scenario è praticamente definibile come "Bordellum", per rimanere fedeli al Buongiorno pubblicato suLa Stampa di oggi da Massimo Gramellini.  La situazione allucinante è degna, contemporaneamente, sia di risate che di lacrime: 
"Per la Corte Costituzionale la legge elettorale detta Porcellum è illegittima. Dunque tutti i parlamentari nominati dai partiti con quella norma e da noi svogliatamente votati negli ultimi otto anni sono illegittimi. E così i loro atti. Illegittima la prima incoronazione di Napolitano. Pure la seconda. Illegittimi i governi Prodi, Berlusconi, Monti, Letta. Illegittimi i senatori a vita scelti dal Capo dello Stato, per cui di oltre mille parlamentari l’unico in regola sarebbe l’ex presidente Ciampi. Illegittime le riforme del lavoro e delle pensioni, le tasse sulla casa e in genere le spremiture decretate da governi illegittimi e convertite in legge da parlamenti illegittimi. Illegittimo il voto su Mubarak zio di Ruby, ma anche quello sulla decadenza di Papi. Illegittimi gli stipendi, i rimborsi, i portaborse, i panini della buvette. Illegittime le interviste dei presunti onorevoli e dei millantati senatori. Doppiamente illegittime le lauree prepagate, le solerti raccomandazioni, le appetitose lottizzazioni. Tutto ciò che è stato detto, fatto e cospirato in Parlamento negli ultimi tremila giorni è illegittimo. E poiché non vi è regolamento, codice o postilla su cui gli illegittimi in questi anni non abbiano messo becco, l’intero Paese può a buon diritto definirsi illegittimo.   Sembrerebbe l’accrocco definitivo. Se non fosse che anche la Corte Costituzionale è stata nominata in larga parte da un parlamento e da un presidente illegittimi. Ne consegue che la sua sentenza di illegittimità è da considerarsi illegittima. La patria è salva. Il Bordellum continua." (Fonte: http://www.lastampa.it/2013/12/05/cultura/opinioni/buongiorno/bordellum-6c5GqlVVfwhmWOyxe0EGjP/pagina.html
L'illegittimità è stata per (troppi) anni fatta passare per legittimità, quasi come se giocando con le parole potesse essere possibile nascondere sensi di nausea e schifo ormai divenuti (giustificabilmente) dilaganti fra ogni singolo italiano (desideroso di ambire ad essere) orgoglioso nel definirsi tale. Non si poteva modificare la legge elettorale per non svilire 'patti di maggioranza' (?) stipulati con Partiti (teoricamente) opposti fra loro sul piano etico, politico e programmatico.  La riforma della legge elettorale è stata oggetto di ripetuti 'studi' da parte di saggi, approfondite da commissioni di esperti e da autorevoli Ministri che hanno di recente dichiarato di avere 'bello e pronto' nel cassetto un Disegno di Legge capace di riformare anche i costi della politica parlamentare.  Si potrebbe gioire di una meritata incostituzionalità, si potrebbero esaltare i legittimi sospetti fino ad oggi portati avanti da una 'minoranza' ribelle che aveva cercato di opporsi alla 'maggioranza' imperante sul troppo 'nulla' raccolto. Si potrebbe invocare una nuova metodologia legislativa di rappresentanza.  Conzionali d'obbligo, ancora una volta.  Davanti alle possibili e lecite gioie rimangono le delusioni e l'indignazione per l'aver assistito all'ennesimo spettacolo che conferma quanto di più logico è (purtroppo) lecito attendersi per Italia ed italiani: uno Stato quasi completamente deragliato, nei valori come nei meccanismi di rappresentanza.  Uno Stato nel quale l'illegittimità sembra essere sovrana anche (o soprattutto) su materie non elettorali, uno Stato nel quale si fa (purtroppo) prima a definire ciò (od anche chi?) che è rimasto normale. Quanto è stato deliberato e deciso ieri rischia di essere l'ennesimo segno dell'incubo moralmente illegittimo nel quale Italia ed italiani sono precipitati, non solo durante questi ultimi otto anni.  Un incubo nel quale un Ministro 'piromane' può rappresentare degnamente le Istituzioni inscenando pagliacciate istituzionali, un incubo nel quale si fanno comizi elettorali promettendo di poter arrivare a curare il cancro.  Un incubo nel quale le 'minoranze' sono troppo spesso calpestate, un incubo nel quale le 'ali estreme' e portatrici di certe ideologie reputate altrettanto 'estreme' devono essere tagliate.  Un incubo nel quale chi è salito (e poi decaduto) (d)al potere lo ha fatto per liberare l'Italia dal 'comunismo' al fine di innescare una 'rivoluzione liberale', un incubo nel quale chi doveva adoperarsi per abbattere (politicamente) certe logiche e certi Governi ha dato la percezione di aver fatto spallucce (sempre una volta di troppo). Un incubo da fare invidia alla creatività ed alla mano di Johann Heinrich Fussli, un incubo che ha visto per troppo tempo certi allarmi di dissesto idrogeologico e tutela dell'ambiente come fumo negli occhi. Un incubo che continua ad inseguire una crescita senza progetto economico, un incubo che continua a vedere generazioni intere potenzialmente (ma non troppo) private del pe(n)sante concetto di 'futuro'. Un incubo nel quale troppi istituti scolastici sono fuori norma, un incubo dal quale cervelli con competenze e studi all'avanguardia sono fuggiti, stanno fuggendo e fuggiranno.  Un incubo nel quale le infrastrutture sono state promesse e promosse per veicolare consensi elettorali, un incubo nel quale rifiuti tossici e scorie nucleari sono state sepolte sotto le case di ignari cittadini.  Un incubo troppo spesso ingigantito da un segreto di Stato schiacciante, pesante ed opprimente.  Un incubo dove demagogia populismo sono diventati dilaganti e leciti, a fronte di un'informazione e di una politica che (quasi) mai hanno fornito le risposte che avrebbero dovuto dare per tempo.  Un incubo che ha consegnato, consegna e consegnerà per troppo tempo ancora sintomi troppo evidenti di un malessere generalizzato che attanaglia un Paese intero.  Immersi in una sorta di "grande incubo" del quale il porcellum nient'altro è che l'ennesima rappresentazione: come finirà, se finirà, questo cappio al collo travestito da mancate riforme ed occasioni sprecate?  Se una risposta esiste rischia di essere troppo complessa per essere sintetizzata.  Nonostante tutto, infatti, questo 'grande incubo' rimane: 
"[...] vado via e non tornerò/ mentre nel mondo tutti dormono/ poi anch'io mi sveglierò/ con la sveglia scarica ormai/ e con mia madre che mi dice "dai,/ come fai tutte le volte a non svegliarti mai"/ e tutto questo finirà così a un secolo da qui."
Ai 'viventi' nel "Bordellum" le ardue sentenze di mancata italianità

Per saperne di più: 
"Il Porcellum è incostituzionale, ed ora?", Il Post (http://www.ilpost.it/2013/12/05/conseguenze-sentenza-consulta-porcellum/)
"Via il Porcellum, era una legge truffa", La Repubblica (http://212.54.226.116/RassegnaStampanew/rs_img/2AXF/2AXFE5.PDF)
"Bordellum - Buongiorno", La Stampa (http://www.lastampa.it/2013/12/05/cultura/opinioni/buongiorno/bordellum-6c5GqlVVfwhmWOyxe0EGjP/pagina.html)

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :