Magazine Diario personale

Italiani in vacanza a Barcellona #1

Da Giulia Calli @30anni_Giulia

I balconi di Barcellona, in estate, sono lo scenario ideale per osservare la vita della gente. Io poi con l'osservazione antropologica ci vado a nozze, e dall'alto del mio balcone ogni tanto mi affaccio per vedere le facce delle persone che amabilmente hanno scelto la mia strada per scambiarsi profonde considerazioni sulla loro vita, o insulti a raffica - dipende dall'ora del giorno.

Aggiungiamo poi che gli italiani che scelgono Barcellona come meta delle loro vacanze sono sempre un numero troppo alto, e di aneddoti ne regalano tanti.

Oggi all'ombra di un portone, per ripararsi dai 35º impietosi di questa domenica mattina, ci sono due coppie di amici. Avranno sui 20 anni, non più di 25.

Gli occhiali Ray-Ban come accessorio collettivo, il capello lungo e piastrato delle ragazze, il corto crestato dei ragazzi, il borsello a tracolla, 8 gambe color rame perfettamente depilate.

Lui e lei stanno litigando, e usano l'altra coppia di amici come giudice imparziale della loro diatriba. Una di quelle scene nella top 10 della lista delle "situazioni imbarazzanti tra amici".

Ma non è vero che lei, ogni volta che parla, ci fa fare figure di merda? - dice lui poggiando la mano sulla spalla dell'amico

Non è vero, ricordaglielo anche tu che quello che ho detto al ristorante era legato a quello che è successo! - risponde lei sventolando i capelli e piazzandosi di fronte all'amica

Ma guarda che il mio è solo un consiglio, te lo dico perché anche gli altri lo notano, e a me pure dà fastidio!

Ma che consiglio e consiglio, ogni volta che apro bocca stai lì a giudicarmi! - grida lei facendo tremare gli occhiali da Paris Hilton sulla punta del naso

Eh, e vorrà dire che ogni volta dici cazzate - azzarda lui, aprendo le braccia e portando il collo in avanti, come per dare ancora più peso alla sua logica ferrea [una gestualità nostrana che agli amici non italiani piace moltissimo imitare, oltretutto]

L'amica si siede per terra, uno sbuffo che cerca di reprimere ma che le esce dagli occhi, e accenna un - Dai raga', siamo in viaggio...c'è veramente bisogno...

L'amico silente si accende una sigaretta e fa sì con la testa, mentre i due litiganti continuano a girargli intorno e a chiedere consensi con lo sguardo.

Lui non ascolta i tentativi di riconciliazione e si accanisce ancora contro di lei, sempre mantenendo un volume talmente alto da non richiedere nessuno sforzo di ascolto (per chi guarda dal balcone).

- È da quando siamo partiti da Cosenza che hai iniziato a rompere, manco avevamo messo piede sull'aereo...

Lei freme tutta, apre la bocca e sventola la mappa della città iniziando a camminare in cerchio, cercando qualche insulto.
Mi verrebbe voglia di suggerirle qualcosa, ma mi sembra eccessivo.


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