Trama: Giulio Verme, figlio di genitori teledipendenti, è cresciuto odiando il tubo catodico ed è diventato un attivista, animalista, vegano e laureato. Il suo stile di vita rigoroso ed intransigente gli provoca tuttavia più di un problema relazionale e un giorno, dopo l'ennesimo litigio con la fidanzata Franca e l'incontro con l'amico d'infanzia Alfonzo, Giulio decide di assumere una pillola che lo costringerà ad usare solo il 2% del suo cervello...
Prima di continuare a leggere il post si consiglia di dare uno sguardo a queste avvertenze. Italiano medio NON è un film d'autore né un'opera imprescindibile che cambierà il cinema italiano, è una gigantesca supercazzola e come tale va vissuta. Se Maccio Capatonda vi fa schifo o non vi dice nulla di che, EVITATE di andare al cinema a vedere Italiano medio: d'altronde io DETESTO i Soliti Idioti, ergo non vado a vedere i loro film, allo stesso modo ABORRO Checco Zalone, quindi non mi vedrete mai in sala a dargli soldi, ugualmente Aldo Giovanni e Giacomo hanno perso buona parte del loro fascino e quindi è anche sparito il gusto di vederli sul grande schermo. Per contro, ho sempre amato Maccio Capatonda, fin dai primi sketch a Mai dire gol, ecco perché ho avuto molto piacere di guardare Italiano medio. Se ancora non conoscete questo poliedrico ed assurdo figuro, cercate le serie Mario e La villa di lato, oppure trailer come L'uomo che usciva la gente, La febbra, Il sesto scemo e tanti altri; se questo tipo di comicità surreale, al limite del grottesco, non vi fa ridere e vi fa soltanto dire "a l'è inna strunsata", come succede a mio papà, smettete di leggere il post e NON andate a vedere Italiano medio o maledirete me e tutti quelli che stanno magnificando il primo film di Maccio Capatonda sui giornali, alla TV e in rete. Per tutti gli altri, Italiano medio riprende fondamentalmente l'idea lanciata nella terza stagione di Mario, dove il protagonista diventava un grezzone malvagio perché privato di buona parte delle facoltà cerebrali: Giulio Verme è un "buono" portato all'esasperazione, tanto da risultare odioso a tutti quelli che lo circondano, un fallito che si ammanta di bei paroloni e ancor più belle intenzioni che dopo aver assunto una pillola perde ogni freno inibitore e diventa un volgarissimo zamarro le cui uniche aspirazioni sono scopare, partecipare ai reality, scopare, sballarsi in discoteca e ancora scopare. L'italiano medio del titolo è dunque questa sorta di Mr. Hyde? Non proprio. L'italiano medio sono io, che bestemmio contro Zalone e vado tutta contenta a vedere Italiano medio (come il vegano che "può mangiare anche il porco fritto"), è chiunque predichi bene, razzoli male e viva di questa sua capacità di avere la botte piena e la moglie ubriaca.
"Pezzente! Barbone!"
Maccio Capatonda dirige un non-film che è un non-racconto di formazione, con una critica alla società italiana ormai assuefatta alle tecnologie, ai reality e al mito della "fama a tutti i costi" palese e anche troppo didascalica; probabilmente Maccio immaginava che tipo di spettatori saranno andati a vedere il suo film e ha cercato di rivolgersi a loro in modo chiaro, venendo incontro alle "loro capacità mentali", per dirla alla Luttazzi. Certo, non parliamo della surreale raffinatezza del primo Fantozzi o di pilastri della comicità come L'aereo più pazzo del mondo, tuttavia Maccio imbrocca un paio di idee geniali e le risate sono incredibilmente grasse, soprattutto nei momenti in cui strizza l'occhio ai fan sfoderando i suoi colleghi di sempre, la grazia di Anna Pannocchia, la micidiale malvagità di Rupert Sciamenna, l'espressività del solito "usciere" Herbert Ballerina, sempre più decerebrato ed esilarante, personaggi come Passante di Professione, un Fratello Peluria o slogan come "moBBasta" e "amechemenefregamme" (mancava solamente Catherine J. Junior, qualcuno sa dirmi che fine ha fatto??). La fisicità e la mancanza di vergogna del buon Maccio inoltre non hanno eguali, così come il suo incredibile senso della gaggheria (!), che tocca sicuramente l'apice nella finale di MasterVip e nell'attacco alla sede di Cartelloni, le due sequenze probabilmente più esilaranti dell'intera pellicola, alle quali aggiungerei tutta la serie di giochi di parole, proverbi presi alla lettera, personaggi borderline, titoli fasulli, e non-attori che da sempre popolano gli sketch creati ed interpretati dal Gran Maestro Marcello Macchia. Se poi, com'è giusto, vogliamo trovare un difetto a Italiano Medio, bisogna dire che le gag sono molto più efficaci nei tempi ristretti di un corto o di una puntata di telefilm piuttosto che diluiti in un lungometraggio che, effettivamente, dopo un po' diventa pesantino da sopportare (questo stesso problema l'avevo riscontrato in Qualunquemente e, più di recente, in Ted o Un milione di modi per morire nel west). A parte questo, e considerato che Italiano medio è il primo film di Maccio Capatonda, posso tranquillamente dire di essere uscita dal cinema soddisfatta. Dritto pe' dritto!!!Marcello Macchia, alias Maccio Capatonda, è regista, co-sceneggiatore e interpreta Giulio Verme, Antonino Verme e ovviamente Mariottide. Nato a Vasto, in Abruzzo, lo ricordo per le serie Drammi medicali. La villa di lato, Mario e per mille altri geniali sketch che potete trovare ovunque in rete. Ha 37 anni.
Luigi Luciano, alias Herbert Ballerina, è co-sceneggiatore e interpreta Alfonzo, Filomena Leccamuli e Passante Di Professione. Nato a Campobasso, lo ricordo per le serie Drammi medicali. La villa di lato, Mario e gli altri sketch di Maccio Capatonda. Ha 34 anni.
Oltre agli immancabili Ivo Avido (Pippo, il tamarro e il buttafuori), Rupert Sciamenna (il perfido Cartelloni) e Anna Pannocchia (la leggiadra Marinella Sgarri), storici protagonisti degli sketch macciani, nel film compare anche Lavinia Longhi, ovvero Franca, che interpretava Melany Micidial nella serie Mario, mentre tra le "guest star" segnalo Nino Frassica nei panni del Pri-mario, Raul Cremona in quelli del mago e buona parte dello Zoo di 105 in vari ruoli, soprattutto Paolo Noise in quello di Kevin, illustre espulso di MasterVip. Detto questo, se Italiano medio vi fosse piaciuto recuperate Mario e in generale tutto ciò che è targato Maccio Capatonda. ENJOY!