Magazine Cinema

J. Edgar
d – di C. Estwood

Creato il 01 gennaio 2012 da Oggialcinemanet @oggialcinema

“J.Edgard”, film biografico di Clint Estwood (regista di capolavori come Mistyc River, Invictus, Hereafter, Million Dollar Baby e Gran Torino), ripercorre la vita di John Edgard Hoover (Leonardo Di Caprio), potente funzionario politico che, al servizio di otto Presidenti degli Stati Uniti d’America, ha diretto e trasformato in un micidiale apparato di polizia il Federal Bureau of Investigation (F.B.I.) dal 1924 al 1972, anno in cui è morto. In circa 50 anni, non fermandosi davanti a nulla pur di proteggere il suo paese, è diventato l’uomo più potente della storia recente degli USA.
A metà degli anni Venti, durante il proibizionismo, ha condotto la lotta contro il mondo dei gangster, riportando molti successi, trai quali la cattura del “nemico pubblico numero uno” John Dilinger. In epoca maccartista ha fondato il Counter Intelligence Program attraverso il quale è riuscito a tenere sotto controllo l’attività di gruppi come le Pantere Nere, il Partito Comunista degli Stati Uniti d’America, il Partito dei Lavoratori Socialisti, il Ku Klux Klan e il Movimento degli Indiani d’America. Le indagini dettagliate, i metodi spietati ed eroici, l’ambizione di essere ammirato a livello globale, hanno portato Hoover a mettere il naso in tutte le situazioni delicate degli Stati Uniti d’America, dalla guerra in Vietnam agli assassini politici di Martin Luther King e Martin Luther King.
Circondato sempre dalla fedele segretaria Helen (Naomi Watts) e consigliato dalla rigida madre Anne Marie (Judi Dench), John Edgard Hoover ha vissuto l’America della Depressione fino a quella del movimento per i diritti civili, spesso infrangendo le regole in nome della sicurezza della sua nazione; attraverso ricatti, lavoro sporco, manovre oscure, consapevole che la conoscenza è potere e che la paura crea le opportunità, ha usato entrambe per esercitare a tutti i livelli della vita pubblica la sua autorità, ottenendo un’influenza senza precedenti e costruendosi una reputazione formidabile e intoccabile.
“J.Edgard”, prodotto della collaborazione tra il regista Clint Estwood e lo sceneggiatore di “Milk” Dustin Lance Black, è una delle pellicole più inafferabili, provocatorie e discutibili dell’anno.  Il racconto della vita dello storico direttore dell’FBI indaga a fondo la piscologia e l’umanità di una figura che ha fatto discutere e ha diviso l’opinione pubblica statunitense e quella internazionale. Né eroe, né antieroe. Né pedina del sistema, né self-made man. Eppure, in un certo senso, entrambe le cose; il John Edgar Hoover di Clint Eastwood è protagonista di una biografia disumanizzata, costruita intorno a quello che, più che un personaggio storico, sembra l’icona dell’efficienza anticomunista, della tolleranza zero contro le minacce alla sicurezza interna degli Stati Uniti. Un robot dal cervello metallico ma dall’anima di carne, che parla con l’intonazione di un sintetizzatore vocale, però soffre di ossessioni da caccia alle streghe.
Una figura che riassume la storia dell’America moderna, riducendola, però, ad una serie di casi criminali, giudiziari, spionistici. Una realtà condensata in un romanzo didascalico, in cui l’io narrante recita la telecronaca della propria vita, senza peraltro mostrare alcun particolare coinvolgimento emotivo. Un distacco professionale che la regia fa proprio, traducendolo in una tecnica ambiziosa e accuratamente controllata, però totalmente priva di passione.
Attraverso i rimossi di Hoover, la pellicola ripercorre il contorto meccanismo dell’American Dream portando il film ad avere una attualità schiacciante: l’ossessione per difendere il proprio Paese da chiunque sia ‘diverso’ (per religione, razza, sessualità…), che porta alla paura, alle guerre, alla crisi economica, al senso di incertezza totale che regna oggi nel mondo.
L’aspetto migliore dell’opera è sicuramente il cast: accanto alle eccellenti Naomi Watts e Judy Dench, brilla la stella di Leonardo Di Caprio, il quale sfodera una delle migliori interpretazioni della sua carriera candidandosi al ruolo di favorito per l’Oscar come miglior attore. Nonostante la narrazione risulti a tratti monotona e confusionaria,  il film è ben fatto e l’ultima fatica di Estwood, la cui regia è sufficiente, rimane interessantissima visti i contenuti, soprattutto se lo spettatore è amante delle grandi biografie.

J. Edgar sarà nelle sale cinematografiche a partire dal 4 gennaio 2012.

di Alessandro Burgio

J. Edgar

J. Edgar

J. Edgar

J. Edgar

J. Edgar

J. Edgar

J. Edgar


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :