A Biella i tanti appassionati della palla a spicchi avranno storto il naso quando in estate a sostituire un giocatore come Edgar Sosa, uno dei migliori play della scorsa stagione, con una media punti importante (14.1), è arrivato Jacob Pullen totalmente sconosciuto in Europa. Il ventiduenne di Maywood (Illinois) si è presentato però a Biella con un curriculum niente male, avendo disputato 4 anni di altissimo livello nella NCAA con la maglia di Kansas State, con una media stagionale nel suo anno da senior di 20.2 punti a partita ed un discreto 38% dalla linea dei tre punti. Terminata la stagione 2011, per l’ex Wildcats di Kansas State si sono aperte le porte della NBA ma, stranamente ignorato al “draft”, ha deciso di lanciarsi in un’avventura nel vecchio Continente. Così dopo un breve contatto con i turchi dell’Antalya, JP (uno dei suoi tanti nickname) ha deciso di accettare l’offerta annuale di Biella.
Dopo le prime sette giornate di campionato, Pullen è risultato essere uno dei migliori giocatori del campionato, con oltre 17 punti a partita e divenendo il secondo miglior realizzatore della Lega dietro Von Wafer. Grazie alla sua pallacanestro spettacolare è stato capace di far dimenticare, rapidamente, l’ormai ex idolo di casa Sosa, trasformandosi immediatamente in un beniamino del pubblico biellese. Le sue due prime partite in serie A sono coincise con due prove da 22 punti, ma per capire il vero talento di cui dispone Pullen basta vedere cosa è stato in grado di fare nell’ultimo turno di campionato, perso contro Venezia all’overtime. Nei primi tre quarti è sembrato essere uno spettatore non pagante, poi nell’ultima frazione di gioco, quando la sua squadra aveva più bisogno, il “Dottore” laureato in Criminologia, è stato capace di realizzare 18 dei 30 punti finali (anche 7 assist) e, soprattutto, ha realizzato la tripla decisiva per mandare il match ai supplementari, perso poi da Biella.
Se Pullen continuerà ad offrire prestazioni del genere, il suo approdo oltre oceano è solo ritardato di 12 mesi e a Biella possono sognare anche un posto certo nei playoff.




