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Janelle, M.I.A. e Gaga: le tre serpi

Creato il 04 ottobre 2010 da Zarizin

Cosa ci rimarrà (nel pop) di questi anni zero?

dopo un decennio (i tanto declamati anni 90) in cui la maggiorparte delle popstar di successo erano solo quattro sciacquette manovrate a bacchetta dalle majors, senza ne idee ne invettiva, ma solo brave a ostentare le proprie “grazie” e impregnare le pagine di gossip con scandali e orrendi scivoloni (vedi la Aguilera, Britney, Jessica Simpson, ecc…), e in un epoca in cui ormai anche Madonna, l’unica storica “diva”, dà ormai segni di senilità, si intravede una luce alla fine del tunnel, in un universo bramoso di vere icone pop e artiste con la A maiuscola.

Tre nomi? Janelle Monaè, M.I.A. e Lady Gaga.

Tre donne del music biz, che con un solo album, o poco più, hanno ridefinito ancora una volta il concetto di popstar, che a cavallo tra gli anni settanta e ottanta significava sapersi creare da sè il proprio personaggio, scriversi i pezzi da sole e avere anche qualcosa da dire, e magari creare pure un nuovo genere musicale, nato da miscele imprevedibili di tante sonorità diverse.

Janelle, M.I.A. e Gaga: le tre serpi

La prima è un volto nuovissimo, un sorta di incarnazione al femminile di James Brown incrociato con David Bowie, ma che cita da Debussy a James Bond, passando per Metropolis di Fritz Lang a La guerra dei Roses, e mescolando r’n'b, funky, dance-punk, jazz e pop, in un unico concept album d’esordio futuristico e assolutamente unico nella scena musicale commerciale di oggi: “The ArchAndroid”.

http://www.youtube.com/watch?v=pwnefUaKCbc

La seconda è un’ormai affermata eroina dell’elettro-clash mondiale, che dal suo esordio “Arular” del 2004, ha rivoluzionato qualsiasi concezione di musica per le masse. Cingalese e (pseudo) filo-terrorista, ha creato una musicalità fastidiosa e

Janelle, M.I.A. e Gaga: le tre serpi
ingombrante, nonchè folle e irresistibile, a metà tra un’elettronica d’avanguardia e l’hip-hop più sornione, parlando di grandi temi con una sfacciataggine shockante, e giunta ora al terzo album omonimo, attraverso video ultra-violenti, arriva quasi in alcuni brani alla pura cacofonia.

http://www.youtube.com/watch?v=VE9rUHDXRFI (V.M 18, dovrete registrarvi per vederlo)

La terza la conoscono tutti: la nuova Madonna, la star del futuro, un nuovo Andy Warhol in gonnella del 2010, che investe ogni suo introito nella sua piccola factory, fatta di altri artisti e personaggi ambigui (come il fotografo David LaChapelle), per contribuire alla sua arte visiva (video musicali, scenografie

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dei concerti, ecc…) e alla sua immagine spesso conturbante (come l’ultimo vestito, fatto interamente di carne bovina cucita su misura per lei apposta per una premiazione televisiva). Cantautrice e pianista dotata (sforna quasi un successo al mese, e scrive tutto da sè), sa recuperare benissimo dal glam-rock al pop ’80s, sino all’elettro-music odierna, restando il personaggio più chiacchierato degli ultimi anni.

Insomma non solo rock per chi anche oggi cerca qualcosa di davvero originale e creativo nella musica, ma “tre serpi in seno” a chi cerca di omologare tutta l’arte e appiattire la creatività.


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