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Jean-Baptiste Lully e la nascita dell’opera francese

Creato il 24 febbraio 2011 da Stefanorussoweb

Personaggio poliedrico, compositore, musicista, bouffon di corte, direttore di teatro, organizzatore di feste, Jean-Baptiste Lully rappresenta uno dei più importanti casi di fuga di cervelli italiani all’estero.

Giovan Battista Lulli nasce, infatti, a Firenze nel 1632, ma già all’età di dodici anni si trasferisce a Parigi per servire la figlia di Gaston d’Orléans.
Il 1653 è l’anno della svolta, allorquando passa al servizio della corte reale iniziando un percorso che lo porterà a divenire il signore incontrastato del teatro lirico francese e uno dei maggiori uomini di fiducia del Re Sole. A partire dal 1664 inizia il suo sodalizio con Molière, insieme al quale dà vita alla comédie-ballet, una serie di divertimenti legati insieme da un canovaccio di commedia. Questo nuovo genere costituisce un primo significativo passo per il superamento dell’opera “all’italiana” importata in Francia dal Mazarino.

Non era però ancora possibile parlare di “opera francese” in quanto andava risolto un problema per nulla secondario: quello linguistico.

Nel 1669, il librettista Perrin e il compositore Lambert cominciano a utilizzare la lingua francese nei recitativi delle loro opere. Lully, approfittando di una serie di disgrazie occorse a Perrin, e saldando tutti i debiti di lui, riuscì a ottenere la cessione del privilegio, concesso al Perrin dal sovrano, di realizzare opere in lingua francese. Se, dunque, non si può parlare di Lully come dell’inventore dell’opera francese, bisogna comunque riconoscere l’apporto fondamentale dato da lui a questo genere. Egli infatti, partendo dalla struttura italiana, inserendo i recitativi in francese e operando una serie di innovazioni, come l’introduzione delle ballerine professioniste negli intermezzi danzati, canonizza una tipologia di teatro destinata ad avere enorme fortuna e diffusione, ponendo, tra l’altro, le basi per il superamento del monopolio italiano in campo lirico.

Riferimenti bibliografici

  • L.I. de Saint-Armand Arthur, La corte di Luigi XIV, Serra Tarantola, Brescia 2008
  • AA.VV., Storia della Musica, Einaudi, Torino 1999

Riferimenti discografici

  • J.B. Lully, Le prime opere francesi, Accord, 2010
  • J.B. Lully, Psyché, CPO, 2008
  • J.B. Lully, Thésée, CPO, 2007

da “Il Pendolo” del 10 Febbraio 2011



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