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Jean-Christophe Grangé: Il nuovo genio della letteratura Thriller-Horror!!!
Creato il 28 luglio 2010 da IlrecensoreJean-Christophe Grangé nasce a Parigi, 15 luglio 1961, giornalista, scrittore e sceneggiatore francese.
Laureato in lettere alla Sorbona. Vincitore del premio Grinzane Cinema 2007 per il miglior libro da cui è stato tratto un film (I fiumi di porpora).
Bibliografia
• 1994 - Il volo delle cicogne (Le vol des cicognes)
• 1998 - I fiumi di porpora (Les rivières pourpres)
• 2000 - Il concilio di pietra (Le voncile de pierre)
• 2003 - L'impero dei lupi (L'empire des loups)
• 2004 - La linea nera (Le ligne noire)
• 2007 - Il giuramento (Le serment des limbes)
• 2008 - Miserere (Miserere)
• 2009 - L'istinto del sangue
Filmografia
• 2000 - I fiumi di porpora (Les rivières pourpres) - dal romanzo omonimo
• 2001 - Vidocq - La maschera senza volto (Vidocq) - co-sceneggiatore
• 2005 - L'impero dei lupi (L'empire des loups) - dal romanzo omonimo
• 2006 - Il concilio di pietra (Le concile de pierre) - dal romanzo omonimo
• 2011 - Miserere (Miserere) - dal romanzo omonimo, regia di Michele Placido
I fiumi di porpora (Garzanti 1999), un best seller internazionale tradotto in venti lingue, nel 2000 è diventato un film di grandissimo successo , diretto da Mathieu Kassowitz con Jean Reno e Vincent Cassel.
Il volo delle cicogne:
Louis Antioche viene assoldato da un misterioso ornitologo preoccupato dal mancato ritorno delle cicogne dall'Africa. Ben presto intuisce che dietro la scomparsa dei grandi uccelli migratori si nasconde una trama ben più inquietante. Deciso a risolvere l'arcano il giovane si trova coinvolto in un'incalzante avventura, costellata di morti misteriose e atroci mutilazioni. Questa frenetica rincorsa potrà fermarsi solo a Calcutta, nel cuore della tenebra.
Il Giuramento:
Parigi. Nessun segno di colluttazione, blocchi di cemento legati in vita con il filo di ferro, la medaglia di san Michele stretta nella mano, come per proteggersi, e poi... un tuffo nel fiume. Sembrano non esserci dubbi: il poliziotto Luc Soubeyras ha cercato di uccidersi ed è solo un miracolo se adesso giace in coma in un letto d'ospedale.
Ma il comandante della Squadra Criminale Mathieu Durey, migliore amico di Luc dai tempi della scuola, non crede all'ipotesi del suicidio.Avrà così inizio un’indagine che condurrà Luc fino alle porte dell’inferno e se possibile oltre!
Le due opere letterarie appena citate, delle quali ho abbozzato la trama, costituiscono a mio parere gli esempi più lucenti della bravura di Jean-Christophe Grangé, ovviamente il mio è un giudizio del tutto personale, vi consiglio quindi di leggere anche tutti gli altri libri dello scrittore non ve ne pentirete!
I racconti di Grangè sono complessi, dettagliati, avvincenti, le storie raccontate dallo scrittore francese sono assolutamente originali, mai banali, opere partorite da una mente lucida, aperta, fantasiosa: le vite, le avventure dei personaggi di Grangè sono straordinarie ed anche quelli che sembrano avere esistenze più comuni sono chiamati ad affrontare esperienze così traumatizzanti da uscirne completamente modificati: l’uomo qualunque attraverso vicissitudini estremamente impegnative diventa assoluto protagonista, ad un eroe del bene, si contrappongono sempre figure negative, in alcuni casi veri e propri discepoli del male.
I personaggi sono raccontati con grande cura, individui che appartengono alle più diverse categorie sociali, Grangè si dimostra assoluto maestro nel tratteggiare le caratteristiche della personalità umana, nel sondare gli angoli anche più remoti dell’animo: durante la lettura capiterà di ritrovarvi a vivere le vicende del libro, proverete quelle gioie, quei dolori, quelle paure, assisterete agli orrori con gli stessi occhi del protagonista, magari vi capiterà di tentare la fuga da quelle pagine così emozionanti, crude, a tratti insostenibili, ma un attimo dopo sentirete forte il richiamo del racconto, proverete una terribile sete di verità. Rimarranno impresse nella vostra mente, diventeranno quasi tatuaggi indelebili sulla vostra pelle i volti, le gesta dei cattivi di Grangè, quegli omicidi compiuti usando tecniche al limite della realtà, in quei racconti farete la conoscenza di veri e propri scienziati del male, del dolore, della follia.
Gli scenari che fanno da sfondo alle storie di Grangè sono molteplici, tutti descritti con estrema precisione, le avventure che leggerete si svilupperanno attraverso vari continenti, città, villaggi, foreste, apprezzerete la descrizione dei costumi, delle tradizioni locali, scoprirete la storia di quei posti, respirerete gli odori, i profumi della natura, verrete sopraffatti dal caldo o dal freddo opprimente di luoghi vicini e lontani, sarete protagonisti insomma di un vero e proprio tour che vi condurrà tra capitali affascinanti ricche di storie e baraccopoli dove regnano regnano miseria e degradazione assolute.
In tutti i racconti di Grangè troverete la primordiale contrapposizione tra il bene e il male, sarete chiamati come lettori a confrontarvi con il male nella sua forma più assoluta, più arcaica, oppure con il male prodotto dall’uomo, dalle degenerazioni storiche dittatoriali, o ancora con il male causato dalle folli intuizioni scientifiche o culturali .
La scrittura di Grangè risulta estremamente scorrevole, non vi stancherete mai di leggere pagine seppur ricche di descrizioni particolareggiate, spesso quasi cinematografiche.
Concludendo considero Jean-Christophe Grangé il nuovo genio della letteratura nera, vi consiglio di acquistare uno dei suoi libri, aspettate che venga la notte, che il buio abbia inghiottito ogni cosa intorno a voi, accendete la luce sul comò e incominciate a leggere; dimenticavo, se mai doveste essere interrotti da un rumore sospetto proveniente dagli altri locali della casa niente paura o forse si…!
Alla prossima ragazzi e ricordatevi :” LA SPERANZA è UNA COSA BUONA , FORSE LA MIGLIORE E LE COSE BUONE NON MUOIONO MAI!..”
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