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Jerry Coyne: «purtroppo è legale educare i figli alla fede»

Creato il 16 marzo 2014 da Uccronline

Coyne e DawkinsJerry Coyne è un biologo americano, noto per essere tra gli attivisti atei più famosi del mondo assieme all’amico Richard Dawkins.

Purtroppo, come spesso viene loro rimproverano, il loro approccio è decisamente violento, come se vivessero un costante rancore interno. Non sono certo un buon esempio per chi cerca di vivere in modo sereno dopo aver allontanato Dio dalla propria vita.

«E’ tempo per la Gran Bretagna di sbarazzarsi delle sue scuole religiose supportate dallo Stato. Dato che i genitori possono (purtroppo) legalmente fare proselitismo verso i loro figli a casa, non vi è alcuna giustificazione per sostenere pubblicamente l’educazione religiosa fuori casa». Queste le recenti dichiarazioni di Jerry Coyne che stanno facendo il giro della rete.

Se fosse per lui, da quanto si capisce, ai genitori dovrebbe essere vietato educare i propri figli alla fede, presumibilmente la polizia di religione nell’utopia di Coyne dovrebbe monitorare le discussioni private nelle case tra genitori e figli, al fine di individuare e perseguire ogni “proselitismo” illegale. Uno scenario che non è molto lontano da quanto accaduto nella Russia sovietica, nella Cina di Mao e nella Cambogia di Pol Pot.

Le affermazioni di Coyne non sono nemmeno così lontane da quelle più famose di Richard Dawkins, per il quale essere educati al cattolicesimo da piccoli è peggio che subire abusi sessuali. O da quelle di Bill Maher secondo cui «noi atei pensiamo che la gente che crede in Dio ha un disturbo neurologico e ha bisogno di aiuto».

Il sito web “Religion en Libertad” ha raccolto tutti gli attacchi, fisici e non, subiti dai cattolici e dai cristiani durante le recenti feste natalizie in Spagna, Francia e Usa, da parte di militanti laicisti.

La buona notizia è che la maggior parte di coloro che non condivide con noi la grazia della fede non si comporta in questo modo.

La redazione


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