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Jimmy’s Hall, la colonna sonora tra jazz e folk irlandese

Creato il 21 dicembre 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Il giudizio di Marco Goi

Summary:

Jimmy’s Hall è il nuovo film di Ken Loach, un nome, una garanzia di britannicità. Questa volta il regista inglese si sposta un pochino più in là e torna a parlarci dell’Irlanda che già era stata protagonista del suo Il vento che accarezza l’erba, film Palma d’Oro al Festival di Cannes 2006. Anche il periodo storico resta pressapoco lo stesso. Con Jimmy’s Hall Ken Loach ci riporta indietro agli inizi degli anni Trenta, ma questa volta lo fa con un piglio un po’ più leggero e con toni maggiormente da commedia, sebbene la storia non risparmi anche qualche risvolto drammatico.

La musica ricopre un ruolo particolarmente importante all’interno di questo ultimo lavoro di Ken Loach. Il titolo del film Jimmy’s Hall si riferisce infatti a una sala da ballo in cui passano il loro tempo libero i personaggi della pellicola. Il protagonista Jimmy Gralton (interpretato da Barry Ward), dopo dieci anni passati negli Stati Uniti, porta dal nuovo continente alla vecchia Irlanda la sua passione per il jazz, un genere che quindi è predominante all’interno della soundtrack del film. Un sound che inoltre fa il paio perfetto con un’altra soundtrack arrivata in questo periodo, quella di Magic in the Moonlight, la nuova fatica di quel patito di jazz che risponde al nome di Woody Allen, ambientata tra l’altro nello stesso periodo temporale, anno più, anno meno.

Jimmy Hall

Jimmy’s Hall si avvale di uno score originale molto intenso ed emozionante realizzato da George Fenton. Il compositore britannico nel corso della sua lunga carriera ha collezionato quattro nomination agli Oscar per le pellicole Gandhi, Grido di libertà, Le relazioni pericolose e La leggenda del re pescatore, senza però riuscire mai a mettere le sue mani sulla statuetta. Fenton è inoltre un collaboratore di lunga data di Ken Loach, per cui aveva già firmato le soundtrack di film come Ladybird Ladybird, Terra e libertà, My Name Is Joe, il citato Il vento che accarezza l’erba e l’ultimo La parte degli angeli. La coppia regista/compositore funziona alla perfezione anche in quest’ultima occasione e le musiche di Jimmy’s Hall riescono a essere brillanti durante le scene di danza e toccanti durante le sequenze più drammatiche. Nel film in più è usato “Siúil, a Ghrá”, un vecchio brano della tradizione folk irlandese. Il punto di forza della colonna sonora di Jimmy’s Hall sta però tutto nelle valide musiche di George Fenton che, dopo l’affascinante lavoro realizzato per The Zero Theorem di Terry Gilliam, quest’anno ha fatto un altro centro pieno.

di Marco Goi per Oggialcinema.net


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