Siamo nel 1800 circa e troviamo un uomo che cerca disperatamente una cava d’oro, allettato da dicerie e leggende; si tratta del capitano John Carter (Taylor Kitsch), veterano della guerra di secessione che ha però deciso di non lottare più dopo aver perso la famiglia. Troverà quello che cerca in circostanze particolari, ma quello che l’aspetta è ben altro, si ritroverà infatti sul pianeta Marte ad imparare a gestire la gravità e la forza fisica. Suo malgrado per l’onore e l’amore dovrà decidere se combattere o no, tra nuovi amici e usanze.
Il film è basato sul primo degli undici libri scritti da Edgar Rice Burroughs (Sotto le lune di Marte) e a quanto pare la Disney ha in cantiere una trilogia.
Considerazioni: film piacevole, non eccezzionale (effetti speciali a parte), che mi ha fatto ridere e commuovere, per nulla banale neppure alla fine, dove spesso i registi scivolano su di una buccia di banana. Ma infondo quando una pellicola è presa da un romanzo ci si può sempre aspettare un buon risultato complessivo. Poi stiamo parlando dell’autore di “Tarzan delle scimmie”!