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John Dies at The End, di Don Coscarelli

Creato il 11 gennaio 2013 da Helldoom @AttianeseDom
John Dies at The End, di Don CoscarelliCome al solito bazzicavo i blog del mio blogroll e qualche giorno fa becco questa recensione di Lucia, che mi ha aveva fatto tornare in mente che c'era uno splendido film in attesa di essere visto.
John Dies at the end.
Fottutamente epico.
Prima Cloud Atlas, poi questo.
Il tutto in meno di una settimana.
Se questo è quello che c'è in giro nei primi sette giorni di questo 2013 sono emozionatissimo al pensiero di cosa uscirà.
Soprattutto: Uscirà qualcosa di meglio ancora?
Se si, dati i precedenti, non vedo
l'ora di vederlo!
Non avevo mai sentito parlare di questo regista, leggendo in giro, il motivo è probabilmente la mia giovine età, siccome è dal 2002 che non gira nulla (oltre l'episodio di Masters of Horror, che ancora non ho avuto il piacere di vedere), ma si è ripreso più che alla grande direi.
La storia di questo film sembra una favola.
John Dies at the End è un romanzo che nasce come Blog Novel, scritto da David Wong (questo nome ritornerà), pseudonimo di Jason Pargin, e diventa cartaceo solo in seguito.
Don legge il libro, gli piace e decide di scrivere il suo adattamento, dirigerlo e produrlo.
John Dies at The End, di Don Coscarelli
"John Dies at the End è un film di genere..."Se sentite o leggete qualcuno dire o scrivere la frase di cui sopra, vuol dire che non ha capito nulla del film.
E' impossibile imbrigliare il film in una qualsiasi catalogazione che non contenga parole come "Figata" o "Fottuto capolavoro".
Quindi, se leggete "John Dies at the End è un film di genere Fottuto capolavoro", vuol dire che hanno capito di che genere è il film.
Non può essere nemmeno definito Horror, perchè oltre lo spatter, non c'è paura vera e proprio, ma un costante senso di impotenza e minaccia percorre tutto il film.
Qualcosa che ti fa rendere conto della possibilità che oltre i luoghi sicuri in cui vivi ci sia qualcosa.
Qualcosa di cui non conosci nemmeno l'esistenza e che ti possa cancellare dalla faccia dell'universo con la stessa facilità con cui tu mangi un toast con le sottilette.
Stessa cosa vale per gli avvenimenti. 99 minuti, se ricordo bene, di film, talmente densi di avvenimenti strani, assurdi, incredibili e a tratti incoerenti fino a che non si arriva alla fine da rendere il film estremamente denso.
E un altro di quei film da non guardare "A cervello spento" (Espressione odiosa, quando andate al cinema vi riducete a vegetali? Con anche una vicino che vi tiene un fazzoletto per la bava che vi cola dalla bocca? Espressione ridicola.) perchè vi perdereste un sacco.
Posso dire che il tutto gira intorno ad una nuova droga, di cui non vi dirò il nome, e al fatto che essa permette di vedere qualcosa di più della normale realtà, un'Altra Realtà, aumentando all'inverosimile le umane percezioni e svelando un mondo mostruoso e grottesco.
Dettaglio, non trascurabile, che questo mondo mostruoso non è nelle mente di chi usa la droga, perchè anche le persone normali possono scorgerlo basta guardare con la coda dell'occhio.
John Dies at The End, di Don Coscarelli
Dettagli, idee, invenzioni, anche citazioni, assurdità...in maniera industriale!
E nessuna di queste è messa a caso, ma tutte insieme sono il punto di forza del film!
Questo dimostra l'estrema bravura del regista, che riesce ad amalgamare in una storia, per i canoni della storia, logica 99 minuti di assurdità assortite (Considerando che sono troppo poche per un libro, deve anche aver tagliato molto...e io devo imparare a leggere in inglese!) che rendono il film un fottuto capolavoro.
Un fottuto capolavoro anche perchè è un film colmo di ironia. Ovunque, in ogni scena, in ogni azione, anche se dosata nel modo giusto e non fatta sembrare esagerata, nè messa li per sdrammatizzare una situazione, ma semplicemente per dimostrare di poter essere divertenti anche se una manifestazione fatta di pezzi di carne e pesce vuole farti fuori, avendoti scambiato per un altro.
Humor Nero?
Guardate la sequenza animate presente nel film, e ne capirete il significato.
John Dies at The End, di Don Coscarelli
Questo, insieme alla splendida recitazione di attori in pratica sconosciuti, i due protagonisti, John e Dave, e un paio di camei sopraffini, di cui all'inizio avevo riconosciuto solo il primo, e del secondo mi domandavo "Ma dove l'ho già visto?" di Clancy Brown e Doug Jones.
La cosa che temo è che questo film qui non verrà capito, e se ne cercare come al solito la spiegazione o verrà criticato a cazzo.
A causa della miriade di assurdità presenti o della sua struttura narrativa.
Ma sapete cosa?
Siamo in Italia, è una cosa standard.
John Dies at the End resta fottutamente epico.

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