2011 | bella union
gentle spirit | can we really party today? | desert raven | canyon in the rain | natural rhapsody | ballad of the pines | the way i feel | don’t give your heart to a rambler | woe is me | waters down | rolling universe | magic everywhere | valley of the silver moon |
Varcata la soglia dei 37 anni, per Jonathan Wilson giunge il momento dell’esordio. Non è pischello di primo pelo il buon Jon, da anni produce e collabora con una miriade di pezzi grossi della scena alt-folk americana come Will Oldham, The Jayhwaks, ma anche Erykah Badu.
Gentle Spirit si determina dal titolo. Toni dimessi e contemplativi e nessun fragore per un omaggio a una tradizione dura a morire.
La trama delle discendenze parte da Neil Young e attraversa Nick Drake e John Martyn (The Way I Feel), raggiungendo titani recenti come Elliott Smith (Can We Really Party Today?) o Jeff Buckley in un’ipotetica veste lisergica (Natural Rhapsody).
Se Woe Is Me è l’ascesi verso una drogata placidità e Valley Of The Silver Moon si dissipa tra i Canyon, Desert Raven solleva la sabbia da strade aride torturate dall’afa.
Non c’è spazio per la nostalgia o finti sentimentalismi, questa è musica viva e attuale perché senza tempo.
marco giarratana | 927 bbtt
jonathan wilson
2011 | -
forest city | north carolina | stati uniti d’america
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