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Jordan-Brown: geni all’opera

Creato il 26 agosto 2010 da Basketcaffe @basketcaffe

mj_bobcatsDopo sei anni Charlotte è potuta tornare a festeggiare per la sua squadra di basket. I Bobcats, sei stagioni dopo la loro nascita (una volta a Charlotte c’erano gli Hornets), sono riusciti ad approdare ai playoff addirittura con la settima posizione e con un record positivo di 44-38. Merito della coppia Jordan-Brown che si è insediata e ha preso in mano la franchigia dandole un nuovo aspetto nel roster ma soprattutto nella mentalità.
Avere il più grande giocatore di tutti i tempi a guardarti mentre ti alleni è una cosa emozionante ma anche stimolante dicono i giocatori dei Bobcats, e di questo siamo sicuri, anche perchè cercare di fare del proprio meglio davanti a uno che non si è mai risparmiato neanche in allenamento viene facile; ma quello che dicono i giocatori e che ha veramente importanza, è che Larry Brown è un genio della panchina e forse il miglior insegnante di pallacanestro che esista, e potersi abbeverare alla sua sorgente, pur con tutti i difetti che si porta appresso, è una chance che non tutti hanno e che quindi va sfruttata al meglio.

Chi ha sfruttato questa possibilità è stato Gerald Wallace che si è messo in mostra cercando di assimilare quello che gli diceva il suo coach, tanto da meritarsi la convocazione all’All-Star Game e chiudendo con 18.2 punti, 10 rimbalzi, 2.1 assist, 1.5 recuperi e 1.1 stoppate: cifre da leader per uno che però non è chiamato a farlo in campo vista la presenza di Captain Jack, da sempre giocatore tanto problematico quanto forte e utile.
Un altro che ha capito che seguire Brown poteva essere un buon modo per far crescere la sua carriera è stato Tyrus Thomas, scaricato dai Bulls a febbraio, che ha chiuso la stagione scorsa con 10.1 punti e 6.1 rimbalzi in 25 partite disputate.

gerald-wallace
Fatto trenta si deve fare anche trentuno, e allora anche quest’anno l’obiettivo minimo sono i playoff per cercare di dare continuità alle buone cose fatte la scorsa stagione. Per agguantare questo obiettivo, che nella Eastern Conference non è proprio una cosa impossibile, Jordan si è mosso sul mercato anche con una trade piuttosto importante che ha portato alla corte di coach Brown un centro come Dampier, un difensore tuttofare come Najera e un tiratore (di ritorno) come Carroll; ma non solo, perchè partito Felton con destinazione New York, la dirigenza ha deciso di puntare (per ora) su DJ Augustin come playmaker titolare e di mettere un talento ancora inespresso pre via di moltissimi infortuni come Livingston come riserva.
Il nucleo formato da Gerald Wallace, Steph Jackson, Boris Diaw e Tyrus Thomas è quello su cui vuole puntare Brown, quattro giocatori senza un ruolo ben definito che possono giocare attacco e difesa in più posizioni e che possono volare in contropiede senza alcun problema, molto duttili e disposti a difendere.
Il problema sta nella presenza di tre centri come Dampier, Mohammed e Diop, tutti con un contratto piuttosto impegnativo anche se i primi due sono in scadenza e quindi molto appetibili da parecchie squadre in cerca di liberare spazio la prossima estate.
Nelle ultime ore, poi, è arrivato anche Kwame Brown con un contratto annuale, un vecchio pallino di Jordan che per lui a Washington ha speso addirittura la prima scelta assoluta al draft prendendosi non pochi pesci in faccia visti i risultati scarsissimi dell’ala-centro.

E allora ecco che il mercato dei Bobcats non si è chiuso qua, perchè da sempre Brown vuole un playmaker ordinato che segua le sue direttive e che giochi “in the right way“, quindi l’amore per Josè Calderon, spagnolo dei Raptors, potrebbe riaccendersi in qualsiasi momento come qualche settimana fa quando una trade che lo coinvolgeva era in dirittura d’arrivo. E allora il fronte con Toronto (alla ricerca non si sa bene di cosa) e con Indiana (alla ricerca di un lungo) è sempre aperto per mettere in piedi uno scambio che porterebbe il play tanto desiderato da Brown e che libererebbe un po’ di spazio salariale oltre che lasciare un po’ più libero lo spot di centro, al momento davvero affollato.


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