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Joseph Ratzinger, un mafioso alla conquista della Spagna

Creato il 17 agosto 2011 da Dragor

Ratzinger_1242951984    Se qualche bigotto vuole denunciarmi perché ho dato del mafioso a Joseph Ratzinger, dovrebbe denunciare anche il Primo Ministro irlandese Enda Kenny. Esasperato, il buon Kenny  ha detto che la chiesa protegge i suoi pedofili come la mafia protegge i suoi picciotti: intralcia le indagini, pratica l’omertà, ricatta i testimoni, fa pressioni sui giudici. E Ratzinger è un mafioso disposto a tutto perché il suo business travestito da religione conservi il potere. E’ disposto a mentire, l’attività preferita dei preti, dicendo che combatte la pedofilia mentre gioca alle 3 tavolette per sottrarre i colpevoli alla giustizia. Lo fa con gli assassini, perché non dovrebbe farlo con i pedofili? La Chiesa cattolica è un’associazione a delinquere che vende frottole in cambio di miliardi. Una frottola di più o di meno, che cosa cambia?

   Adesso il capomafia va a vendere le sue frottole in Spagna. La Spagna non lo vuole, le sue città sono tappezzate di “Papa No”, le case espongono cartelli con scritto “No quieremos el papa”. E non c’è da stupirsi, perché la  Spagna ha un conto in sospeso con la Chiesa cattolica. Non ha dimenticato gli orrori dell’Inquisizione la persecuzione degli ebrei,  il sostegno dei preti alla feroce dittatura di Francisco Franco che non per niente era Caudillo de España por Gracia de Dios (c’era scritto perfino sulle vecchie pesetas). Non ha scordato la lugubre presenza dei frati presso la garrote, sordi ai rantoli dei condannati perché la loro morte serviva gli interessi del buon Dio. Non ha scordato le centinaia di repubblicani morti per costruire la croce-monstre nella Valle de Los Caidos. Malgrado tutto questo, si pretende che siano gli spagnoli a pagargli il soggiorno, così come gli italiani devono pagargli il viaggio. Ma certo, alla mafia si paga il pizzo. Te lo tolgono dalle tasche senza domandarti il permesso.

   Adoro la Spagna, è il paese dei miei antenati. Ecco perché vorrei che le fosse risparmiato questo affronto. Gli spagnoli dovrebbero proclamare lo sciopero generale, rifiutarsi di pagare le tasse, scendere in piazza come gli egiziani a Tahrir. Invece no, i laici se ne staranno buoni a casina, limitandosi a esporre qualche cartello e lasciandosi prelevare i soldi dalle tasche. Mentre orde di boyscout foruncolosi e madonnine infilzate invaderanno la piazza, la Guardia Civil caccerà a manganellate i contestatori, così i telegiornali della sera potranno inneggiare alle oceaniche adunate e ancora una volta si perpetrerà il colossale imbroglio della Chiesa cattolica. Ecco quello che mi rattrista.

Dragor


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