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Jumby Bay, natural restyling per “the white sand beaches”.

Creato il 22 settembre 2013 da Lilianaadamo

di Liliana Adamo

Sulle bianche spiagge d’Antigua, semplicità, eleganza e charme, nella riprogettazione del Rosewood Resort.

Jumby Bay, natural restyling per “the white sand beaches”.
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Jumby Bay, natural restyling per “the white sand beaches”.

Al largo delle coste d’Antigua, tra le isole Leeward e nel cuore delle Antille Minori, per la più classica (e snob) delle vacanze caraibiche, l’isola privata di Jumby Bay offre ai suoi ospiti un lussuoso, paradisiaco rifugio naturale riaperto di recente, dopo un rinnovamento costato 28 milioni di dollari, che ha fatto rimbalzare la tariffa ordinaria di ben 2100, o giù di lì.

Moderne piscine, tra cui una che sembra infinita, soffitti areati nelle cinquanta suites, ritocchi ai giardini, migliore posizione sulla spiaggia, un ristorante aggiuntivo, una Spa tutta nuova che promette un ampio menù di trattamenti e le ultime meravigliose “villas”, disseminate qua e là, in totale privacy, che interpretano, nell’architettura e nei colori, integralmente lo stile isolano.

Jumby Bay, natural restyling per “the white sand beaches”.
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L’oasi di 300 acri resta un paradiso naturalistico intatto e di grande fascino: lungomari argentati, di sabbia sottilissima, a ribadire che su Antigua ci sono spiagge (ben 365), per ogni giorno dell’anno; paesaggio mozzafiato con insoliti fiori tropicali, palme, vegetazione lussureggiante e una tenuta annessa al resort, con una piantagione originaria che conta circa 230 anni, lasciata integralmente alla sua originaria bellezza. Qui, tra l’eleganza coloniale delle terrazze, il restyling vi ha previsto anche un ristorante, “La Estate House”, indirizzato alla cucina europea con un tocco d’oriente.

Inevitabile descrivere le caratteristiche ambientali del luogo: tra i fondali di Pasture Bay Beach, vive una specie autoctona di tartarughe marine, le Hawksbill Sea Turtles, risalente ai tempi dei dinosauri e reintrodotta con amore dai proprietari dell’isola. La barriera corallina, che emerge dall’acqua poco lontano dalla costa, offre spettacoli emozionanti, tra squali nutrice del tutto innocui e altre sorprendenti creature marine, ma la biodiversità del Mar dei Caraibi dà anche la possibilità di praticare il bird watching, grazie alla permanenza stanziale d’uccelli rari come il White Egret, divenuto mascotte dell’isola, il Bananaqui Allegro e soprattutto il meraviglioso Pellicano blu, mentre esemplari di pecore allo stato selvatico, brucano in tranquillità tra la vegetazione intorno all’arenile.

Jumby Bay, natural restyling per “the white sand beaches”.
Jumby Bay, natural restyling per “the white sand beaches”.
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Con questi presupposti, a Jumby Bay si vive in modus ibrido, tra lusso e naturalismo; se di giorno, i vacanzieri circolano solo in bici o a piedi nudi, a cena, esibiscono diamanti e gioielli.

Tanti e di classe i servizi a disposizione degli ospiti, open bar illimitato, tè pomeridiano, uso di tre campi da tennis, water sport ma non motorizzati, snorkeling e snorkel tour con guide specializzate, sport a vela, croquet su putting green e golf ad Antigua, fitness center, resort bicycles, cocktail al tramonto e proiezioni notturne per film e documentari.

Jumby Bay, natural restyling per “the white sand beaches”.
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Jumby Bay, natural restyling per “the white sand beaches”.
Jumby Bay, natural restyling per “the white sand beaches”.
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I più esigenti troveranno il nuovo centro benessere Sense Spa, lezioni di vela, pilates, scuba-diving, casinò ad Antigua, escursioni intorno alle Antille Minori, spiaggia privata con servizio dining.

Semplicità e particolarità sono ingredienti ad hoc anche per la cucina: menu esclusivi, vasta gamma d’abbinamenti, a unire i sapori orientali e quelli occidentali, un connubio, frutto d’esperienze disparate e passione. Un nuovo chef unico affianca un’équipe eterogenea, è Juan Pablo Loza (ex di Las Ventanas in Cabo); il suo ristorante, “Verandah” serve specialità all’aria aperta, con tanto di brezza e panorami caraibici, mentre a “La Estate House”, l’atmosfera è di “Casablanca”, a lume di candela su una terrazza esotica.



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