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Jurassic world

Creato il 14 giugno 2015 da Jeanjacques
Jurassic world
Penso che sia scontato dire che sono cresciuto con un film come Jurassic park, recuperato in VHS durante la prima elementare e guardato persistentemente almeno dieci volte all'anno fino alla fine delle medie, perché ogni appartenente della mia generazione ha vissuto una bellissima storia d'amore con quel film. Era il film dove c'erano le prime morti violente che riuscivi a vedere, dei mostri così terribili da essere pure esistiti milioni di anni fa e delle sequenze da capogiro che ti hanno fatto scoprire tutte le potenzialità del mezzo cinematografico. Tutto questo attraverso una storia ridicola ma che, nelle mani di un narratore esperto (sia Spielberg che il compianto Chricton, ovviamente, perché poi da bravo sono anche andato a leggermi i libri), riusciva a diventare affascinante, diabolica e senza un attimo di respiro, eppure senza strafare troppo. Non c'è quindi da stupirsi nel vedere tutta la morbosa curiosità che si è celata dietro a questo progetto, che non solo sembrava davvero inutile (ammettiamolo, anche i due seguiti fatti dopo sono stati una calata discendente e costante) ma aveva addirittura l'ardire di prendere un qualcosa al quale eri molto affezionato e di metterci dentro cose che, a una prima visione del trailer, non riuscivo proprio a concepire. E quindi continuavo a guardare tutto con una certa alterigia, a sbuffare schifato quando apparivano le nuove news e a ripetermi che "non c'è più religione, se devono riesumare un film con cui sono cresciuto". Insomma, critico sempre quei maledetti falliti poveri cristi dei nerd, ma alla fine cado nei loro medesimi tranelli. Karma in a bitch, and me too!

Sono passati vent'anni dal primo parco e su Isla Nublar ne è stato costruito un altro, altamente tecnologizzato e attivo da svariato tempo. Le cose si complicano quando ricreano un dinosauro geneticamente modificato, l'Indominius Rex, riesce a sfuggire...

Innanzi tutto, le domande importanti: il film mi è piaciuto? Sì, posso dire che mi è piaciuto. Ma piacere è un termine che contiene una quantità impressionante di sfumature. Per dire, a me piace 300, ma da qui a definirlo un buon film ne passa di acqua sotto i ponti. La stessa cosa credo possa essere detta per questa pellicola, anche se ci sono un'infinità di cose da sottolineare. Fin troppe, per un film simile. Perché Jurassic world dalla sua non ha nessuna pretesa di eguagliare quello che è stato il film capostipite, è solo una visione ammazzaneuroni che ambisce a divertire senza la minima pretesa e senza cercare di arrivare a livelli che non sono propri, offrendosi pure a una sana autoironia che non guasta mai. Alcuni hanno detto che è un film dell'Asylum fatto coi milioni, io invece asserisco che è una pellicola più che onesta e che non offre né più né meno di quanto può promettere a una prima occhiata. Penso quindi sia inutile stare ad elencare tutti i buchi di sceneggiatura o le falle logiche, perché questo film lo si vede più che altro per assistere a degli scontri fra mostri. E a me gli scontri fra mostri piacciono, pertanto il film rientra nelle corde del mio divertissment ideale, tornando quindi all'analisi del termine piacere fatta a inizio paragrafo. Eppure, anche nel divertimento, non tutto fila liscio. Non si raggiungono quelle che sono state le vette di un Pacific rim, per me uno dei giocattoloni più divertenti degli ultimi anni, e pure al livello della gestione dell'azione ho riscontrato delle dinamiche che mi hanno leggermente fatto storcere il naso. Ma solo leggermente, perché quando si parla di tamarreide ho le mie specifiche esigenze. Posso dire infatti, a parte che in quanto a effetti speciali i vecchi film mi sembrano ancora più credibili di questi marasmi digitali, non c'è mai una vera e propria esagerazione. L'azione è presente ed ha pure un paio di momenti decisamente ottimi, ma non ho avvertito quel gusto per l'eccesso che, senza raggiungere i livelli di pura masturbazione di un Age of extinction, richiedo a prescindere da questo genere di film. E mi è sembrato che anche nel mostrare la violenza degli attacchi ci sia una certa reticenza che nei primi due film era totalmente assente, poiché anche senza sfociare nello splatter più becero i film diretti da Spielberg si lasciavano andare a delle sequenze di pura cattiveria, atipiche per quelli che dovevano essere dei film per ragazzi. Forse sta nel fatto che il regista Colin Trevorrow, che al suo attivo aveva solo la commedia low-budget Safety not guaranteed, non era ancora pronto nel giostrare questo strano ottovolante, uscito da anni di numerosi rinvii e azzeramenti di produzione, ma va testimoniata anche una certa inadeguatezza dei personaggi di base, abbastanza spogli di caratterizzazione e privi di un legame che li coinvolga tutti in un discorso specifico - fateci caso, com'è che nel primo film erano tutti, chi più chi meno, legati al discorso della vita? Questo, ancora più dell'azione non sempre calibratissima - anche se in quel caso si va più sul gusto personale che per altro - e di una storia che più trita e ritrita di così non si può, mi è sembrato il difetto maggiore, perché sembra che a un certo punto la pellicola voglia raccontare una storia di persone che cercano di riallacciare i legami (la dottoressa col cowboy di velociraptor, la stessa con la sua parentela, i due fratellini rompipalle fra loro e, guarda caso, gli stessi patiscono una condizione familiare sull'orlo del divorzio), aiutati da una natura inizialmente ostile ma infine alleata, che con l'unione degli sforzi riesce a porre fine alla minaccia principale del dinosaurone OGM. Tutto questo però è appena accennato e, dispiace dirlo, è quello che fa mancare di vera sostanza il film, che da baracconata molto divertente poteva ambire ad avere la scintilla del primo, seminale capitolo. invece tutto è ridotto al solito giocare a chi ce l'ha più grosso, offrendo creature sempre più mastodontiche ma che inevitabilmente finiscono per lasciare il tempo che trovano. Quindi il film com'è? In una posizione ambigua. Perché alla fine diverte con mestiere e, cosa più importante di tutte, non cerca di spodestare dal podio nessuno (anzi, ammicca in continuazione senza essere però troppo invasivo), però alla fine dimostra di essere l'ennesimo sequel, per quanto ben fatto, decisamente fine a sé stesso.

E per dire, se una delle pellicole che l'hanno scorso ha lasciato maggiormente il segno nel mondo dei blockbuster era quella che aveva fra i protagonisti un procione parlante, allora tutto è possibile.


Voto: ★ ½

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