All’alba del quarto capitolo della saga di Jurassic Park, dopo 14 anni dall’ultimo e 21 dal primo non posso che rivolgermi agli amanti di questa trilogia, chiedendo: ma è questo che vogliamo davvero? Vogliamo DAVVERO un quarto capitolo della storia dalla quale potremo e saremo quasi sicuramente delusi??
Uscito nel 1993, anno in cui anche io sono “uscita” da “qualcosa” per affacciarmi al mondo, il primo film di Jurassic Park ha incassato una cifra pari a 920 cazzutissimi milioni di dollari.
Basato sul romanzo di Micheal Crichton, racconta di un parco pieno di specie di dinosauri femmina che avrebbe attirato la curiosità di milioni e milioni di persone e fatto incassare al vecchio Jonh Hammond un altro po’ di soldoni. Il resto, come si dice, è STORIA.
Nel 1997 il sequel: Jurassic Park- il mondo perduto. Alla regia Steven Spielberg, come nel primo.
Il terzo capitolo esce nel 2001 e non è riuscito a convincermi fino in fondo. Con un cambio di regia, il ritorno del Prof. Grant e l’abbandono del T-rex come dinosauro cattivone, secondo me è stato un tentativo fallito di ottenere lo stesso successo dei due film precedenti.
Ma adesso?
ADESSO siamo arrivati, dopo un development hell di quasi 13 anni, al quarto capitolo: JURASSIC WORLD.
Ed io sono qui in attesa, pronta a lasciarmi sorprendere.
Sì, perchè dopo lo stupore e l’incredulità iniziare, non ho potuto che gioire di questo sequel che mi riporterà indietro nel tempo, a quando da sola nella mia camera consumavo la mia videocassetta, anticipando le battute dei film.
Dalla parte del regista, Colin Trevorrow, ci sono sicuramente anni di sviluppo della teconologia del suono e degli effetti speciali, dall’altra però c’è una aspettativa elevata da parte dei fan che, consapevoli delle capacità del cinema d’oggi, si aspettano un GRAN FILM.
E come se non bastasse ad aumentare la mia “ansia pre megadelusione”, fomentata della scena vista nei trailers in cui si mostra una coppia di velociraptor ADDOMESTICATA da tal Owen Grady (protagonista del film), c’è una trama che non riesce a convincermi fino in fondo.
Ci spostiamo a 22 anni dopo la fine del terzo capitolo della saga, dove finalmente il parco è funzionante e il sogno del nostro amico imprenditore Jhon Hammond ha preso vita in maniera concreta e addirittura fruttifera. Peccato che lui sia già bel e che morto quando tutto questo accade…
Nel film, infatti, non vedremo più lui a capo del parco ma una impresa che ne acquistò le propietà nel 1998, la “chissenefrega corporation”.
Ad un certo punto quelli del parco si accorgono che la gente si sta stancando di vedere sempre gli stessi dinosauri e decidono di far giocare ancora un po’ gli scienziati con la genetica per creare un nuovo tipo di dinosauro: l’Indomius rex, ancora più grande e feroce del T-rex e che…indovinate un po’? scappa al loro controllo.
Qualcuno sicuramente morirà, mentre gli eroi di turno riusciranno a salvarsi la pellaccia e a raccontarlo.
Dopo aver letto la trama e visti tutti i trailers, non ho potuto far altro che notare che tutto sembra molto prevedibile e scontato. La mia speranza è che il regista abbia in serbo per noi un colpo di scena che ancora non ci è stato rivelato e che, se ci sarà, verrà svelato soltanto durante la visione del film, nelle sale dall’ 11 GIUGNO.
Ed io sarò lì, a braccia aperte. PRONTA.
Voglio aspettarne comunque l’uscita per tirare le somme e per decidere se questo quarto capitolo è o non è un triste e folle tentativo di far rivivere una saga che, probabilmente, non aveva nessun bisogno di essere “risvegliata”.
Perchè non serviva di certo un altro sequel per far capire quanto meravigliosi possano essere stati i nostri vecchi, vecchissimi, amati, amatissimi… amici DINOSAURI.
Allora adesso che dite, Volete davvero questo quarto film?
#Alehomora
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