maternity photo - sxc.hu
Ogni tanto mi soffermo a pensare alla mia piccola famiglia.
Quella che io e il marito abbiamo costruito piano piano, con fatica, contro ogni pronostico negativo (e ce ne sono stati parecchi, soprattutto da parte dei parenti, miei e suoi).
E la casa, piena di difetti, arredata con i mobili ereditati dai miei che poi, piano piano, hanno ceduto il posto a quelli scelti da noi.
La casa.
Quell’ambiente in parte sgarrupato (che se becco il costruttore per strada deve ringraziare che non ho la patente…), che però è nostro.
Ed è stato testimone di tutto quello che ci è successo negli ultimi 6 anni e mezzo.
Quest’anno è stato certamente un periodo faticoso, sotto molti punti di vista.
Però, sapete, nonostante sia stata male (e nonostante a volte la malinconia torni a fare capolino) mi sento fortunata.
Ad avere la mia piccola famiglia.
E perchè dopotutto sono qui a raccontarvi ogni giorno le mie disavventure.
So che i tempi difficili sono ancora li e torneranno prima o poi a farsi sentire.
Ma so che non li affronterò da sola.
E ho anche un’altra certezza:
che dovunque vivremo saremo sempre noi.
2Cuori e una (ex) Vitellina.
E non vediamo l’ora di iniziare nuove e mirabolanti avventure.
Pensato da
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