Cinismo, sangue freddo e compattezza tra i reparti: la Juve stasera dimostra di possedere in toto i caratteri tipici della grande squadra. Conte è riuscito a creare una macchina non solo spettacolare come nel suo primo anno sulla panchina bianconera, ma anche mai superficiale e sempre concentrata. Rullino di marcia spaventoso in questo inizio di campionato, e squadra ormai infallibile con le sempre temibili “piccole”. Nel primo anticipo di questa giornata, decidono Vidal e Chiellini.
I bianconeri partono subito forte, con la ferma convinzione di fare propria la partita fin dai primi minuti. La difesa a 5 del Bologna non sembra essere molto coordinata nei movimenti, e da un errore dei due esterni nasce la prima rete: Marchisio è bravissimo ad inserirsi, ma la sua conclusione viene respinta sulla linea da Mantovani; sul prosieguo dell’azione, Vidal serve Peluso, che si accentra e la ridà al cileno: l’ex Leverkusen festeggia al meglio il rinnovo di contratto aggiornando i suoi numeri da record di questo inizio stagione: 11 gol, miglior marcatore bianconero. Partita in salita per gli uomini di Pioli, che nei primi 25′ in pratica non si vedono. Servono i guizzi unici di Diamanti a rivitalizzare i suoi: in due occasioni, il fantasista toscano impegna Buffon che, motivato dal record di imbattibilità personale che potrebbe raggiungere, si supera in entrambe le situazioni. Nei bianconeri, cambio forzato al 30′: entra Llorente per uno sfortunato Vucinic.
Inizio di ripresa piatto, la Juve controlla ed i ritmi sono blandi. Le uniche fiammate vengono sempre o dai piedi di Diamanti o da qualche contropiede juventino. Llorente sembra meno implacabile delle scorse uscite e lo si intuisce subito. Nel finale, si fa ipnotizzare due volte da Curci, che gli neutralizza due importanti conclusioni. Nel Bologna, gli innesti Laxalt e Cristaldo velocizzano la manovra ma non riescono ad incidere sul risultato. La partita viene definitivamente chiusa da Giorgio Chiellini sugli sviluppi di un calcio piazzato: perfetto inserimento sul primo palo e bella girata di testa sotto l’incrocio dove Curci stavolta non può arrivare.
Tre punti per la Juve e qualcosa che si avvicina molto ad un primo tentativo di fuga. Al Dall’Ara, decidono Vidal e Chiellini, inseguitrici avvertite.