
concentrati e determinati per fare bottino pieno, non ce n'è per nessuno! Allegri aveva detto di crederci e aveva ragione: anche con una squadra priva di molti titolari (durante il riscaldamento si è infortunato ai flessori pure Lichsteiner, al suo posto Padoin) il tecnico bianconero sapeva che la rimonta era possibile anche dopo la sconfitta per 2-1 subita contro i viola un mese fa a Torino. E' stata"un'impresa", come l'ha definita a caldo il tecnico juventino, che certifica la superiorità dei bianconeri a livello nazionale. Subito dentro il neo acquisto Matri, alla prima da titolare e da ex, per sostituire l'apache fermato da un infortunio muscolare, e il match si sblocca grazie ad un suo tocco di fino dopo appena 21'. Poi lo scatenato Pereyra al raddoppio poco prima dell'intervallo e quindi Bonucci, su corner di Marchisio, che timbra il 3-0 che di fatto spegne le residue speranze della Fiorentina. Unico neo l'espulsione nel finale di Morata per un fallo veniale da dietro su Diamanti che costerà allo spagnolo la finale. Una vera sciocchezza seppur sanzionata esageratamente dalla modesta direzione di Massa. Mancherà nella finale di giugno pure Marchisio, al rientro dopo l'infortunio al ginocchio che tanto ha fatto discutere in nazionale: il centrocampista, diffidato, è stato ammonito per un ingenuo battibecco.