Antonio Conte ha parlato dopo la sconfitta contro il Benfica, valida per l’andata d’Europa League.
Il tecnico bianconero, si dice rammaricato per il risultato visto la prova che hanno offerto i propri ragazzi, e che il risultato e’ del tutto ingiusto, ecco l’estratto dell’intervista:
Sei più arrabbiato per il risultato o soddisfatto per la vostra prova?
“C’è rammarico per la sconfitta. E’ ingiusta. Non avevamo cominciato bene con quel gol, sapevamo bene che con il loro entusiasmo era dura. Ma alla fine hanno creato zero, poi li abbiamo messi sotto. Sembrava dovessero capitolare, poi hanno pescato questo gol. Sono soddisfatto della prova della squadra. Sappiamo che possiamo andare in finale, oggi i tifosi del Benfica sono stati spettacolari e mi aspetto che lo Juventus Stadium sia una bolgia giovedì, perchè sa esserlo”.
Sui gol ci voleva maggiore cattiveria?
“Non ho rivisto il secondo gol. Peccato, stavamo spingendo per cercare la vittoria”.
Te lo facciamo vedere.
“Abbiamo dormito, sonnecchiato…”.
Hai ripensato al 92/93? Eri in campo e finì 2-1 a Lisbona all’andata, 3-0 per voi al ritorno…
“C’è fiducia per la prestazione della squadra. Il Benfica è imbattuto in casa, ma abbiamo fatto la partita. Noi abbiamo imposto il nostro gioco, con intensità e ritmo. Abbiamo dimostrato di giocare all’europea. E’ una gara che tiene alto l’onore del calcio italiano”.
Nel secondo tempo avete allaragato molto il gioco. E’ quella la differenza con il primo tempo?
“Siamo partiti ad handicap, poi abbiamo cercato sbocchi centrali. Il loro esterno Markovic faticava con Asamoah, e ho insistito nel cercare questa strada. Dispiace per il risultato, potevamo essere più concreti. C’è ottimismo per il ritorno, anche se sarà difficile”.
Pensi di giocare a quattro per il ritorno o l’assenza di ali non te lo permette?
“Contano i principi, non i moduli. Penso che la Juventus abbia sempre giocato un calcio propositivo, con un quarto di Champions League e una semifinale di Europa League. Cerchiamo di sfruttare il meglio, altre squadre che giocano a quattro stanno a guardarci in tv”.