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[kalariSpring] Melting pot in una palla di neve

Da Subarralliccu @subarralliccu

[kalariSpring] Melting pot in una palla di neve

Caro Su Barralliccu,

ieri per la prima volta sono andato a frugare nello scantinato della città vecchia, in cerca di un bel locale per “Romeo senza Giulietta”. Ancora mica sicuro del nome, comunque. Ma tanto il ristorante ce l’ho nella zucca. Tutto qui. Poi il nome viene da sé. È che il nome è importante. Loro non lo sanno, ma gli stai infilando in bocca la prima pietanza, col nome. Mica uno scherzo, eh. Karalis, per esempio. Che gusto ha?! Mica parlo di etimologie. Parlo di gusto, cioè di pregiudizio. Karalis. Per me è un antipasto fresco, leggero, che ci devi far sciabordare il vino bianco fra le scogliere dei budelli. Roba che si digerisce facile.

Ma comunque cammina che ti cammina arrivo in piazza S. Domenico e ti ci trovo una meraviglia di sbobbe culinarie. Che la gente di Villanova s’è accorta che la situazione sta cambiando e bisogna pur far qualcosa. Cioè: mica son dei geni. Tutti lo sanno che le zone ricche del mondo si riempiono progressivamente di genti diverse.

È che qualcuno decide di reagire prima degli altri. Forse sono dei geni, si, perché hanno capito senza sapere. Io ho visto l’esperimento su larga scala: New York, Londra, Parigi. Le capitali di vecchi e nuovi papponi coloniali che adesso le colonie ci tornano indietro e son sorci verdi. Mi scusi direttore divago. Ecco il pezzo. Secondo me ci sta bene in KalariSpring. Che il giovinastro, Zedda, le deve sapere queste cose. Secondo me in canna ce l’ha qualcosa, per ‘sti cristiani qui. Anche per i musulmani. Per tutti insomma. Ecco il pezzo.

***

Si è svolta ieri, nella bella cornice di piazza San Domenico, nel quartiere di Villanova a Cagliari, la prima edizione di Cena Multietnica, iniziativa accolta con entusiasmo da oltre un centinaio di cittadini. Sui banchi allestiti nel cuore del centro storico sono state servite pietanze provenienti dai quattro angoli del globo: Cile, Africa Mediterranea e sub-sahariana, Caucaso, Cina, Filippine. Una varietà culinaria che rispecchia con eloquenza la storia recente e futura del capoluogo sardo, come spiega uno degli organizzatori, il sig. Elio Pillai:


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